Comprendere la relazione tra la struttura spaziale della città di Milano e la sicurezza percepita dalle donne. È questo l’obiettivo del progetto STEP UP – Walkability for Women in Milan, vincitore del bando “INEQUALITIES RESEARCH Generating new knowledge to reduce inequalities 2022”, finanziato da Fondazione Cariplo e presentato la settimana scorsa a BASE Milano. Il progetto muove dalla considerazione che la “walkability” di una città può variare a seconda delle caratteristiche identitarie di chi la percorre come l’età, il genere, l’orientamento sessuale o la presenza di disabilità.
Per condurre un’analisi scientifica della percezione della sicurezza della città di Milano da parte delle donne, la ricerca ha coinvolto quattro partner che hanno lavorato insieme da marzo 2023 a febbraio 2024, integrando competenze, esperienze e strumenti tecnologici: Fondazione Transform Transport ETS, Sex & the City APS, TeMA Lab e Walk21 Foundation. Il livello di camminabilità notturna della città percepito dalle donne è stato valutato sulla base di fattori legati all’ambiente urbano e all’identità delle persone come il genere, l’età e lo status economico. La dimensione spaziale della paura è stata analizzata attraverso i dati geolocalizzati di Wher, un’app per la segnalazione della sicurezza pensata per le donne. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario online, un focus group con donne in diverse zone di Milano e l’analisi di circa 70.000 segnalazioni.
I risultati dimostrano che, mentre di giorno le differenze nella percezione di sicurezza tra generi sono meno marcate, di notte la situazione cambia radicalmente. Se di giorno la camminabilità stradale non è poi così diversa tra i generi (con il 91,73% degli uomini che dichiara di sentirsi sicuro contro l’81,64% delle donne e delle minoranze di genere), le percentuali si polarizzano drasticamente per quanto riguarda la notte (con l’8,27% che dichiara di sentirsi insicuro contro il 57,05% delle donne e delle minoranze di genere). Questa percezione di paura delle donne a camminare da sole nello spazio pubblico incide anche sulla scelta di non lasciare la propria abitazione nelle ore notturne.
L’app Wher ha permesso di tracciare la percezione del 67% delle strade di Milano. Va rilevata però la presenza di “zone grigie”, ovvero aree prive di segnalazioni, in particolare ai margini della città. Questa mancanza di valutazioni è interessante perché suggerisce un basso tasso di frequentazione notturna di quelle aree da parte delle utenti della app (per lo più ragazze tra i 18 e i 25 anni).
Il modello GIS (sistemi informativi computerizzati che integrano informazioni e contesto geografico) proposto da STEP UP stima il livello di sicurezza percepita nelle aree prive di segnalazioni in base a dati quantitativi che descrivono le caratteristiche urbane (lo spazio costruito, la presenza di servizi e l’utilizzo della città). Con tali informazioni disponibili sulla città di Milano è stato possibile individuare tre fattori statisticamente significativi per le donne relativi alla notte: la presenza di attività aggregative, un’illuminazione adeguata e la frequenza di mezzi di superficie. I fenomeni locali di utilizzo della città come le frequentazioni, pur essendo rilevanti nella percezione di insicurezza, risultano difficilmente mappabili, per questo motivo alcune aree non sono state incluse nel modello.
Il modello valuta, inoltre, l’importanza di ognuno dei tre fattori in relazione alla posizione nella città, e ciò ha permesso di identificare zone con un basso punteggio di sicurezza percepita e alcuni fattori che potrebbero apportare dei miglioramenti. In questa classificazione emerge che il 54,2% delle strade beneficerebbe da un aumento di luoghi aggregativi aperti la notte (in particolare ai margini della città), il 28,1% da un miglioramento del livello dell’illuminazione pubblica (per esempio a Quarto Oggiaro, ma anche Certosa/via Gallarate), il 25,8% attraverso il rafforzamento del trasporto pubblico di superficie durante le ore notturne (in varie zone, tra cui a sud, nell’area di Stadera).
Il progetto mira ad indicare ad urbanisti e pianificatori un’opportunità reale: bilanciare il livello di camminabilità tra i generi attraverso una serie di strumenti innovativi per la pianificazione. Per questo alla parte analitica affianca una serie di linee guida incentrate sulla promozione di metodologie di ricerca e pianificazione inclusive sviluppate in ottica di genere, in particolare in relazione al tema della sicurezza urbana notturna.