Il Magazine

#20 - La (ri)scossa verde

Sono giorni di lacrime e fango, di rabbia e paura. Quello che è successo in Emilia Romagna – e prima ancora sulla Marmolada (luglio 2022, 11 morti), nelle Marche (settembre 2022, 11 morti) e ad Ischia (novembre 2022, 12 morti) -, non è una semplice “tragedia del maltempo”.

È una tragedia, che insieme all’annosa questione della cattiva gestione dei nostri già fragilissimi territori (oltre 8 milioni di italiani esposti ad alto rischio di frane e alluvioni) riporta in primissimo piano la più grande emergenza della nostra epoca, quella climatica.

Mai come adesso il clima e il nostro domani appaiono iperconnessi. Lo sono anche quando, come nell’indagine condotta da Quantis o nell’articolo con cui il World Food Programme documenta la situazione dell’Africa subsahariana e di tante regioni del Medio Oriente, si parla di siccità, l’”altra faccia della stessa medaglia”. O quando, con l’aiuto dell’ENEA e di Ipsos, per la cover story di questo numero del magazine, torniamo a occuparci di mobilità sostenibile e decarbonizzazione, di gas serra e carburanti sintetici, di veicoli elettrici e direttive UE in vista del 2035, anno in cui smetteremo di costruire auto che vanno a diesel e benzina.

La lotta al climate change passa anche dal cibo che produciamo e consumiamo: ce lo ricordano Elio Palumbieri e Guendalina Graffigna, analizzando le implicazioni normative e psicologiche della carne coltivata, l’ultima e controversa “invenzione” della biotecnologia alimentare. Il binomio cibo-innovazione ritorna nell’intervista ad Agricooltur, startup torinese che ha investito nell’agricoltura aeroponica, la tecnologia che permette alla verdura di crescere anche in assenza di suolo.

Partendo dalle tesi esposte nel suo nuovo libro, Alessandro Lanza, Direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei e docente di Energy and Environmental Policy all’Università Luiss Guido Carli di Roma e alla Luiss Business School, ci aiuta invece a inquadrare prospettive e ruolo dell’idrogeno nella titanica e cruciale sfida della decarbonizzazione.

E ancora, in ordine sparso, ci occupiamo di forestazione, turismo slow (con un’ampia riflessione di Sara Roversi sull’importanza di tornare ad essere viaggiatori lenti), sostenibilità delle nostre PMI e “transizione giusta”, di cosa sta succedendo con i fondi del PNRR, della cosmesi naturale di Dolomia, del “design del riciclo” promosso da Paola Lenti, della startup EXD che mette i freelance della tecnologia e della creatività in comunicazione diretta con le aziende, dell’impegno di Regusto nella lotta allo spreco, della “riabilitazione” di ChatGPT e dell’inquinamento generato dalle “Big Tech” Amazon, Apple, Google, Meta e Microsoft.

«Siamo la ragione delle difficoltà di questo mondo, ma siamo anche la sola soluzione possibile», scrive Maurizio Casiraghi nel “libro del mese” Sempre più soli. Vogliamo ricordarlo a noi stessi una volta di più, mentre il pensiero più grande va alla gente delle zone alluvionate: forza Emilia Romagna!

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