Arriva l’estate e puntuale ritorna l’annosa questione dell’overtourism, quel turismo intrusivo che – come sostiene da tempo Carlo Petrini di Slow Food – «attenta alla felicità degli abitanti di un territorio».
Lo racconta bene Elena Granata nelle pagine che aprono questo numero partorito alla vigilia delle elezioni europee – un appuntamento che ci dirà molto sugli orientamenti “green” delle politiche comunitarie e sulle sorti stesse dell’Unione. “Se tutti vogliono godere lo stesso panorama, la stessa spiaggia bianca e deserta, lo stesso rifugio di montagna, nessuno potrà più goderne”, sintetizza Granata, introducendo la nostra indagine sul turismo: quello tossico, appunto, invasivo e di massa; e quello lento, “sostenibile”, che, come scrive Sara Roversi, “rispetta le dinamiche dei luoghi, senza sovvertirle e ascolta e valorizza le prospettive e gli interessi delle comunità di accoglienza, senza snaturarle”. Significativo, in tal senso, è il viaggio compiuto da “100 voci per 100 luoghi”, un podcast che racconta un’Italia lontana dalle consuete mete dell’overtourism: ce ne parla il suo ideatore Bruno Pellegrini, cervello e anima di Loquis, la prima piattaforma di travel podcasting,
Inevitabile, poi – anche alla luce degli ennesimi record “bruciati” dal riscaldamento globale -, occuparci di nuovo e diffusamente di crisi climatica. Con Italy for Climate che fa chiarezza sui “falsi miti” che inquinano l’informazione e il dibattito politico sul clima e la transizione energetica; con Andrea Grieco che dedica il suo intervento alle vittime invisibili del climate change, i migranti climatici; e con Emanuele Bompan che richiama la nostra attenzione sulle società di consulenza che – non senza insidie – potrebbero affiancare il Governo di Baku nella gestione della COP29 in programma a novembre nell’Azerbaijan.
Di emergenza climatica (e disinformazione) si (pre)occupa anche il libro principale che segnaliamo questo “mese”, A fuoco, nato dal successo dell’omonima newsletter, mentre non poteva essere che il World Food Programme, attraverso la testimonianza di un suo operatore sul campo, a spiegare perché è sempre più necessario rafforzare ed espandere la collaborazione con le ONG se vogliamo che gli aiuti umanitari alle comunità più fragili del pianeta siano efficaci. In sommario anche un articolo a cura della FAO dedicato a una nave che da decenni scandaglia gli oceani a caccia di informazioni cruciali sulle risorse e gli ecosistemi marini, e le interviste a Ottavia Belli di Sfusitalia (la piattaforma che mappa i negozi sfusi e zero waste presenti sul territorio italiano) e a Simone Tornabene di Cosmico (la startup che mette in connessione i talenti del mondo digitale e le aziende).
Completano la mappa del giornale, riflessioni a tutto campo su biocittà, foreste primarie, etichettature alimentari, case verdi, recensioni digitali, intelligenza artificiale, patient engagement e comunicazione manipolativa, quella che trasforma i migranti in invasori, gli omosessuali in soggetti anormali e la crisi climatica in maltempo.
Leo Mansueto, Direttore responsabile