L’ultima emergenza con cui stiamo facendo i conti è quella idrica. Ma ne esiste una ancora più grande, che è quella oceanica. Ce lo ha ricordato António Guterres alla Conferenza Onu di Lisbona passando in rassegna tutte le conseguenze – biologiche, economiche, umanitarie – provocate dalla crisi climatica e dall’inquinamento dell’uomo.
Il mare ricopre oltre due terzi della superficie terrestre, produce la metà di tutto l’ossigeno che respiriamo e assorbe circa un terzo della CO2 in eccesso presente in atmosfera: senza troppe parafrasi, insomma, la sua importanza è vitale.
Ne parliamo nella storia di copertina, anzi nelle diverse “storie” raccontate da studiosi e ambientalisti – il World Food Programme, Franco Reseghetti dell’ENEA, l’oceanografa Donata Canu, Elisa Scocchera e Stefania Di Vito di Legambiente, Giuseppe Ungherese di Greenpeace Italia, Laura Zunica di 30×30 Italia -, con uno sguardo che dal tema più generale degli oceani e della loro salute si sposta all”osservato speciale”: il Mare Nostrum. Che è diventato un vero e proprio hotspot del riscaldamento degli oceani e che sta vedendo la sua biodiversità, fra le più ricche del mondo, sempre più minacciata.
Di biodiversità si parla anche nelle pagine successive, con un articolo sulla riforestazione delle mangrovie in Senegal a cura del Fondo Internazionale per lo Sviluppo agricolo (IFAD) e uno sugli ecosistemi forestali più ricchi (e più a rischio) del pianeta curato da FSC Italia. Il Future Food Institute presenta, invece, un progetto che prevede la realizzazione di aree sperimentali nel Mediterraneo e il coinvolgimento attivo dei pescatori. Strettamente connesso col tema del mare e del suo inquinamento è quello delle bioplastiche: un nuovo studio del Cnr ci aiuta a far luce sulla loro effettiva degradazione in natura.
Per la rubrica “Il punto di”, Grazia Francescato e Michele Russo condividono rispettivamente alcune riflessioni sulla Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente Umano, 50 anni dopo, e sul “nuovo G8”.
Torniamo poi a occuparci di energie rinnovabili, con un’intervista a un grande esperto del tema, il direttore scientifico del Kyoto Club Gianni Silvestrini, di biciclette ed empowerment femminile con Pinar Pinzuti, e di greenwashing, con l’analisi di Elio Palumbieri, nuova firma del nostro magazine.
Elena Granata e Fiore de Lettera, autori del libro EcoLove, sono invece i protagonisti di una lunga conversazione su “i nuovi ambientalisti che non sanno ancora di esserlo”.
Alle previsioni di Catriona Campbell, una delle maggiori autorità britanniche in materia di Intelligenza Artificiale e tecnologie emergenti, sono dedicate, infine, le pagine di chiusura: si parla di un futuro, nemmeno tanto improbabile, in cui potremo far nascere, crescere e accudire bambini virtuali nel metaverso. Per rispondere così, in un solo colpo, al problema della sovrappopolazione mondiale, del consumo delle risorse del pianeta e dell’impatto antropico. Sembra uno scherzo, ma non lo è.
Buona lettura!
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