La lotta ai cambiamenti climatici trova una nuova strada nell’adattamento, non solo nella mitigazione. Un esempio concreto arriva dalla Città Metropolitana di Milano, un territorio che ospita oltre tre milioni di abitanti, distribuiti su 133 Comuni in una delle aree urbane più popolose d’Europa. Qui il progetto “IndicaMi”, avviato tra il 2023 e il 2024, si propone di trasformare le strategie dell’Agenda Metropolitana dello Sviluppo Sostenibile 2030 in interventi locali tangibili.
Realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS, Città Metropolitana di Milano, Centro Studi PIM e Fondazione Cariplo, il progetto ha fornito strumenti pratici per aiutare i Comuni ad affrontare le sfide della crisi climatica. «L’adattamento non agisce sulle cause del cambiamento climatico, ma sui suoi effetti. È una sfida complessa, ma fondamentale per il nostro territorio», spiegano i promotori.
Tra i risultati più evidenti, l’aumento di verde urbano e percorsi ciclabili in città come Melzo e Pero avrebbe migliorato la qualità della vita estiva e la salute generale della popolazione. Anche a livello metropolitano, interventi come l’efficientamento energetico e la produzione di energia da fotovoltaico – sottolineano i promotori del progetto – avrebbero contribuito a un progresso significativo: l’indice di adattamento climatico è passato dal valore negativo di -0,25 nel 2014 a un discreto 1,14 nel 2022.
Il sistema di monitoraggio sviluppato da “IndicaMi” consente di misurare l’efficacia degli interventi sul territorio. Grazie a dati e indicatori messi a disposizione in formato open data sulla piattaforma SUPERSET e sul sito www.progettoindicami.it, i Comuni possono valutare i benefici ambientali, sociali ed economici delle azioni intraprese e apportare eventuali correzioni. Christine Schneider, relatrice del progetto, ha sottolineato: «Un approccio scientifico è indispensabile per garantire che le azioni siano efficaci e non gravino inutilmente sui bilanci pubblici».
Cinque Comuni – Melzo, Pero, Gorgonzola, Bresso e San Donato Milanese – sono stati scelti come casi studio. Tra gli interventi analizzati, spiccano il miglioramento dell’efficienza energetica, l’espansione delle aree verdi e l’installazione di impianti fotovoltaici. Molte delle azioni, inizialmente ideate per altri scopi, si sono rivelate decisive per rafforzare il contrasto agli effetti dei fenomeni climatici estremi, migliorando anche la qualità dell’aria e la biodiversità.
Il successo del progetto offre un modello replicabile per altre realtà locali. «L’adattamento climatico non è solo un obbligo, ma un’opportunità per integrare sostenibilità e benessere nei processi decisionali», conclude il team di “IndicaMi”.