Una delle regioni agricole ed ecologiche più importanti del Regno Unito, le Fens, affronta una minaccia senza precedenti a causa di inondazioni, siccità e crollo della biodiversità dovuti al cambiamento climatico, a meno che non si intervenga.
Il rapporto Fens Climate Change Risk Assessment (CCRA), redatto dal Tyndall Centre for Climate Change Research dell’Università dell’East Anglia, in collaborazione con Sayers and Partners e il UK Centre for Ecology and Hydrology, evidenzia le complesse sfide affrontate dalle Fens a causa dell’aumento delle temperature, dell’innalzamento del livello del mare e dei crescenti rischi climatici.
La pianura costiera di bassa quota deve affrontare inondazioni più intense, siccità gravi, perdita di biodiversità e drastici sconvolgimenti per l’agricoltura. Questi risultati dimostrano che è giunto il momento di adottare strategie coordinate e specifiche per la regione e affrontare queste sfide.
Le principali previsioni includono:
- un aumento dei rischi di inondazioni, eventi meteorologici più estremi, cambiamenti nella produttività agricola a causa della scarsa disponibilità d’acqua e una perdita accelerata di biodiversità tra il 2030 e il 2050, con un riscaldamento di 2°C, previsto se le alte emissioni di CO2 continueranno come previsto;
- tra il 2050 e il 2070, con un riscaldamento tra 2,2 e 3,4°C, grandi eventi di inondazioni, gravi siccità e innalzamento del livello del mare potrebbero minacciare in modo critico le infrastrutture e le comunità. La scarsità d’acqua metterà a rischio il settore agricolo, mentre le perdite di biodiversità potrebbero diventare irreversibili;
- senza riduzioni aggressive delle emissioni, un aumento di 4°C entro il 2100 comporterà un aumento significativo della gravità e della frequenza degli eventi di inondazione, il collasso su larga scala degli ecosistemi e l’inabitabilità di alcune aree delle Fens, rendendole inadeguate anche per le attività economiche, inclusa la produzione alimentare.
La Dott.ssa Katie Jenkins, principale ricercatrice del rapporto, afferma: «Questa valutazione dimostra che le Fens non possono affrontare la crisi climatica con misure isolate. Le sfide sono interconnesse, e così devono esserlo anche le soluzioni. Questo rapporto getta le basi per un’azione coordinata e significativa».
Una soluzione basata sul territorio
Le Fens, che comprendono alcune delle terre agricole più preziose del Regno Unito, una biodiversità fondamentale e una popolazione in crescita, necessitano di un approccio sistemico e integrato. Il programma Future Fens Integrated Adaptation (FFIA) incarna questa visione, riunendo partner chiave come l’Agenzia per l’Ambiente, Water Resources East, l’Autorità combinata di Peterborough e Cambridge, il Consiglio della Contea di Lincolnshire e il Consiglio della Contea di Norfolk. Questa collaborazione è essenziale per adattarsi alle crescenti sfide descritte nella valutazione.
Come sottolinea il rapporto, l’azione climatica nelle Fens non può attendere. Il livello del mare continuerà a salire per decenni e secoli, indipendentemente dagli sforzi di mitigazione. Questo è il momento per creare un futuro resiliente per le Fens – un futuro guidato da strategie coordinate e investimenti solidi.
Questa valutazione basata sul territorio non solo rappresenta un appello critico all’azione, ma funge anche da roadmap guida per stakeholder e decisori per proteggere il futuro della regione.
Il Dr. Robin Price, Direttore della Qualità e dell’Ambiente per Anglian Water, afferma: «Da tempo ci stiamo preparando agli impatti del cambiamento climatico, in particolare nelle Fens, che ospitano alcune delle terre agricole più vitali del Regno Unito. Presso Anglian Water, abbiamo proposto oltre 218 milioni di sterline di investimenti come parte del nostro piano aziendale 2025-30, attualmente in fase di revisione da parte di Ofwat. Questo include lavori su un gasdotto strategico per trasferire acqua dalle aree più umide a quelle più aride, come le Fens, e piani per un nuovo bacino idrico vicino a Chatteris per fornire acqua potabile a 250.000 abitazioni. Garantire la resilienza climatica nelle Fens richiede collaborazione tra autorità locali, imprese, gruppi comunitari e regolatori, sottolineando l’importanza del partenariato Future Fens: Integrated Adaptation. Speriamo che questo rapporto serva da appello per unire i partner e assicurare un futuro prospero per la regione».
Amy Shaw, responsabile della gestione del rischio di alluvioni per le Fens presso l’Agenzia per l’Ambiente, afferma: «I risultati completi del Fens Climate Change Risk Assessment evidenziano l’urgente necessità di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico nelle Fens – un paesaggio in gran parte sotto il livello del mare ed esposto al rischio di alluvioni provenienti mare, fiumi, acque sotterranee e acque superficiali».
«Considerando quanto questo rapporto sia chiaro su come potrebbe essere il futuro, il nostro programma Fens 2100+ è la nostra risposta a questa sfida. Questo partenariato riunisce le autorità di gestione del rischio di alluvioni e i rappresentanti delle comunità agricole per sviluppare una strategia di investimento per la resilienza alle alluvioni su scala Fens, consentendo a questo paesaggio unico di adattarsi agli impatti del cambiamento climatico ora e in futuro».
Il sindaco della Cambridgeshire and Peterborough Combined Authority, il Dr. Nik Johnson, dichiara: «Considerando quanto questo rapporto sia chiaro su come potrebbe essere il futuro, mi impegno a garantire che le Fens prosperino di fronte al cambiamento climatico. I risultati delineati oggi ci aiuteranno a intraprendere azioni decisive, mantenendo la nostra promessa di costruire comunità resilienti e garantire un futuro equo e prospero per tutti».
Daniel Johns, Direttore Generale di Water Resources East, afferma: «Considerando quanto questo rapporto sia chiaro su come potrebbe essere il futuro, nessuno ci ringrazierà tra 20 anni se non faremo nulla in risposta. Ecco perché il Future Fens Integrated Adaptation è davvero importante: ci permette di unirci per garantire un futuro vibrante per le Fens nonostante le sfide del cambiamento climatico».