L’uguaglianza di genere non è solo una questione sociale, ma anche una sfida politica e urbana. Se ne è discusso il 10 e 11 dicembre al Gender Equality Forum 2024, che si è svolto a Bruxelles presso The EGG, dove esperti, accademici, politici e rappresentanti della società civile si sono confrontati sui progressi e le prospettive future per la parità di genere in Europa. L’evento, organizzato dall’EIGE (European Institute for Gender Equality), ha messo al centro due temi fondamentali: l’analisi dello stato attuale della parità di genere e la lotta alla violenza di genere nell’Unione Europea.
Tra le esperienze presentate, spicca un progetto tutto italiano: il Milan Gender Atlas o Atlante di genere di Milano (il libro è edito da LetteraVentidue), un’iniziativa che potrebbe diventare un modello per le città europee nella costruzione di spazi urbani inclusivi e sicuri.
Realizzato da Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, fondatrici dell’Associazione Sex & the City, in collaborazione con l’Urban Center e Triennale Milano, l’Atlante di genere è il risultato di due anni di ricerca sul territorio milanese. «L’obiettivo è fornire alle amministrazioni pubbliche locali uno strumento che permetta loro di orientare le politiche sia facendo luce sui punti di forza e sulle risorse già esistenti, comprese le iniziative dal basso, sia soprattutto mostrando le lacune e i bisogni a cui la città non sta fornendo risposte», spiegano le autrici.
Il progetto si basa su una mappatura dettagliata dei servizi, delle iniziative e delle reti che supportano la vita quotidiana delle donne e delle minoranze, accanto alla raccolta di dati quantitativi sull’uso della città e sui bisogni diversificati dei cittadini.
L’Atlante tocca temi cruciali per le città contemporanee, come la sicurezza negli spazi pubblici e privati, la rappresentazione simbolica, il sex work e l’accesso ai servizi sanitari. Il progetto punta anche a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle disparità di genere, affrontando questioni comuni a molti centri urbani europei.
«La metodologia sviluppata a Milano» proseguono Andreola e Muzzonigro, «può essere estesa ad altre città europee, contribuendo a creare spazi urbani più vivibili, sicuri e accessibili». In questo senso, il Milan Gender Atlas rappresenta non solo un modello locale, ma anche un punto di partenza per sviluppare politiche europee più inclusive attraverso il gender mainstreaming.
Il Forum di Bruxelles ha sottolineato il ruolo dell’EIGE come principale fonte di conoscenza sull’uguaglianza di genere nell’Unione Europea. Attraverso il monitoraggio delle migliori pratiche, l’ente si impegna a integrare la dimensione di genere in programmi strategici come il New European Green Deal, il piano di trasformazione economica e sociale dell’UE.