Il governo spagnolo ha approvato un’importante modifica dello Statuto dei Lavoratori, che ora prevede un nuovo “permesso climatico” retribuito per i lavoratori impossibilitati a recarsi al lavoro a causa di eventi climatici estremi. Questa misura permetterà ai dipendenti di usufruire di fino a quattro giorni di congedo retribuito, prorogabili fino alla fine dell’emergenza, senza che il loro stipendio venga ridotto. La legge si inserisce nel contesto delle misure urgenti adottate dal governo in risposta alle alluvioni di Valencia avvenute lo scorso ottobre che hanno causato la morte di più di 200 persone.
Come sottolineato dalla ministra del Lavoro Yolanda Díaz, i nuovi permessi consentiranno ai lavoratori di astenersi dal lavoro in caso di emergenze climatiche, come alluvioni, tempeste o altri disastri naturali. In queste situazioni, sarà sufficiente che le autorità locali o nazionali dichiarino il pericolo, attivando così il diritto al permesso retribuito. “Abbiamo approvato nuovi permessi climatici retribuiti”, scrive Díaz su Twitter. “La Spagna continua ad essere all’avanguardia nella protezione dei lavoratori. Contro i negazionisti, più diritti per i lavoratori”.
Il nuovo congedo climatico si ispira a simili politiche già in vigore in Canada, e rappresenta un passo storico per la Spagna.
Inoltre, tutti i contratti collettivi dovranno includere protocolli specifici per affrontare rischi legati ai disastri naturali e ai fenomeni climatici estremi. Le aziende dovranno garantire la protezione dei lavoratori, che avranno diritto a essere informati su come agire in caso di emergenze. I rappresentanti sindacali o i delegati alla sicurezza potranno anche fermare temporaneamente l’attività lavorativa se si ritiene che la sicurezza dei lavoratori sia a rischio, fino al cessare del pericolo.