Sul sito ufficiale viene presentata come una comunità di professionisti con una vasta esperienza internazionale, un partner commerciale ideale per aziende agricole e vinicole che favorisce il radicamento e la crescita dell’organizzazione aziendale, delle persone e della produzione, e un portatore di consapevolezza, radici sane e vitali per la sostenibilità economica e il benessere. È Cambium, realtà divenuta un punto di riferimento per tutte le aziende agricole e vitivinicole che vogliono intraprendere un percorso di crescita sostenibile.
Fondata nel 2016 da Adriano Zago, agronomo, enologo e coach certificato ICF, nonché uno dei massimi esperti italiani in agricoltura biodinamica, Cambium offre consulenza, formazione e sviluppo, aiutando le imprese ad adottare tecniche biodinamiche con benefici misurabili e concreti.
«Il nostro obiettivo è rendere le aziende agricole sistemi complessi, gestiti con strategie chiare e orientate al miglioramento della fertilità dei suoli, della salute delle piante e della qualità delle produzioni», spiega Zago.
Il nome Cambium deriva dal tessuto vegetale che garantisce l’accrescimento delle piante. Simboleggia il “cambiamento” e la “scambio” di conoscenze, elementi centrali della filosofia aziendale. Questo approccio si traduce in un’attenzione costante verso la crescita delle persone e del territorio.
«Crediamo nella fioritura delle persone, che – come le piante – possono esprimere al meglio le proprie qualità solo se poste nelle giuste condizioni», sottolinea Adriano Zago, autore del Manuale di viticoltura biodinamica, una guida pratica pubblicata da Terranuovalibri nel 2023 per promuovere un’applicazione rigorosa di questa pratica. «Il cambiamento», ribadisce Zago, «parte dal rispetto per la terra e dalla volontà di evolvere».
Il metodo biodinamico
Cambium si distingue per la promozione di un metodo agricolo biodinamico scientificamente applicato, che si basa su una gestione olistica dell’azienda agricola. Secondo Zago, «solo suoli e vigneti sani e vitali, coltivati da viticoltori professionali, possono portare nel bicchiere l’unicità del terroir».
Con oltre 15.000 ettari coltivati secondo i principi biodinamici in Italia, di cui 3.000 dedicati ai vigneti, questa pratica sta guadagnando sempre più spazio nel panorama agricolo. «Vigneti longevi, suoli fertili e vini di alta qualità sono tra i motivi per cui grandi aziende internazionali stanno scegliendo l’agricoltura biodinamica», afferma Zago che con Cambium offre tre servizi principali: quello di consulenza, che va dalla progettazione di vigneti all’ottimizzazione delle cantine, con un focus sull’innovazione e la biodiversità; la Formazione, con percorsi educativi come il Master Biodinamica Internazionale per il vino, unico nel suo genere, che ha già avuto edizioni in Italia, Francia e California; lo Sviluppo, che prevede la creazione di nuove filiere e colture per incrementare la resilienza e la sostenibilità delle aziende.
L’ultima edizione del Master, tenutasi ad Alba dal 18 novembre al 22 novembre presso Ceretto Aziende Vitivinicole, ha coinvolto oltre 19 docenti e offerto 45 ore di lezioni e degustazioni per approfondire le tecniche biodinamiche a giovani coltivatori provenienti da tutto il mondo. Temi centrali sono stati la gestione del suolo, la cura delle viti e l’approccio olistico alla produzione.
Un team interdisciplinare
Per portare avanti la propria attività, Cambium si avvale di un team multidisciplinare composto da oltre 20 professionisti – agronomi, enologi, coach, geologi e ingegneri – che lavorano per promuovere un rapporto equilibrato tra agricoltura e ambiente. «Dal 2016», spiega Zago, «abbiamo collaborato con 189 aziende agricole, aiutandole a implementare pratiche biodinamiche, e formato oltre 2.340 professionisti». Tra i clienti si annoverano realtà note del settore enologico italiano come Foradori, Arianna Occhipinti e Emidio Pepe, aziende che hanno beneficiato della trasformazione dei loro vigneti grazie al metodo biodinamico.