A Rio de Janeiro, al Forte di Copacabana, Giorgia Meloni ha incontrato il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, per discutere nuove strategie di collaborazione bilaterale e partecipare al vertice G20, in cui la premier italiana interverrà su temi della lotta alla povertà e la sostenibilità. I due leader si sono impegnati a rafforzare il “Partenariato Strategico Italia-Brasile” per i prossimi cinque anni, puntando su infrastrutture ed energia, anche grazie alla solida comunità italiana residente in Brasile.
Secondo una nota di Palazzo Chigi, Meloni ha lodato il “lavoro della presidenza brasiliana” del G20 e la “sinergia” con la recente presidenza italiana del G7, che ha permesso di proseguire su temi prioritari come sviluppo sostenibile e sicurezza alimentare. «Vogliamo consolidare i settori chiave, tra cui l’energia e il commercio», ha dichiarato la premier, evidenziando l’obiettivo di creare nuove opportunità per entrambi i paesi.
Oltre al bilaterale con Lula, Meloni ha in programma incontri con il premier indiano Modi, il principe ereditario degli Emirati Arabi e il canadese Trudeau, oltre a sessioni collettive su temi quali l’alleanza contro fame e povertà, sostenuta anche dal Brasile, che ospiterà la COP30 come successore dell’Azerbaijan. Sul fronte geopolitico, il vertice è influenzato dalle difficoltà nel raggiungere una posizione condivisa su conflitti come quelli in Ucraina e Medio Oriente. Meloni ha guidato una dichiarazione del G7 a sostegno di Kiev, affermando che “la Russia rimane l’unico ostacolo a una pace giusta e duratura,” ribadendo il supporto “duraturo” all’Ucraina.
Alla vigilia del summit, sabato scorso, una lunga marcia ha percorso il lungomare di Copacabana, accompagnata da un flash mob sulla spiaggia per sensibilizzare su temi globali urgenti. I manifestanti hanno esibito striscioni contro le politiche “imperialiste” dei partecipanti al summit, chiedendo un maggiore impegno verso la riduzione della povertà e il rafforzamento dei diritti delle donne e dei lavoratori, oltre a un appoggio esplicito alla causa palestinese.
733 pratos vazios na praia de Copacabana alertam G20 sobre fome
— O Tempo (@otempo) November 17, 2024
Protesto das ONGs Rio de Paz e Ação da Cidadania destacou frase do sociólogo Betinhohttps://t.co/ppXSGO8za9
In un gesto simbolico di grande impatto, sono stati disposti 733 piatti vuoti sulla sabbia, a simboleggiare i 733 milioni di persone che hanno sofferto la fame nel 2023, secondo il rapporto SOFI dell’ONU. La protesta ha seguito di un giorno l’annuncio del Brasile riguardo alla creazione di un’Alleanza globale per la lotta alla fame, proposta al vertice. Secondo il direttore dell’ONG “Ação da Cidadania,” organizzatrice dell’evento insieme a “Rios de Paz,” questa iniziativa potrebbe rappresentare uno strumento essenziale per contrastare la crisi alimentare a livello mondiale.
Il G20 si articolerà in tre sessioni tra oggi e martedì, con focus su temi di rilevanza globale: lotta alla fame e governance internazionale, sostenibilità e transizione energetica.