Legacoop, la principale associazione di tutela e rappresentanza delle cooperative italiane, e il suo fondo mutualistico Coopfond sono da tempo impegnati nella diffusione delle energie rinnovabili attraverso il modello cooperativo, con iniziative che oggi includono progetti innovativi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). «Come associazione è almeno dal 2008 che lavoriamo a progetti di autoproduzione e autoconsumo legati alle comunità», afferma Simone Gamberini, presidente di Legacoop e Coopfond. «L’esperienza di Melpignano, in Puglia, in cui siamo presenti dal 2011, dimostra quanto il movimento cooperativo possa svolgere un ruolo centrale nella transizione energetica».
Grazie alla collaborazione di Legacoop con Banca Etica, Ecomill e 14 partner tecnici del settore cooperativo, è nato il progetto Respira.coop. La piattaforma ha l’obiettivo di supportare cooperative, enti locali e gruppi organizzati interessati a costituire CER, fornendo loro assistenza a partire dalla fase iniziale fino alla gestione dell’intera infrastruttura. «Abbiamo dato vita a Respira.coop per aiutare cittadini, comuni e piccole imprese a creare Comunità Energetiche Rinnovabili», spiega Gamberini. «Attraverso Coopfond, offriamo il 50% a fondo perduto per lo studio di fattibilità, un kit completo di accompagnamento che include una bozza di statuto, strumenti finanziari di Banca Etica e una rete di partner cooperativi per l’avvio e la gestione delle CER».
Il funzionamento del progetto si articola in tre fasi principali:
– Finanziamento dello studio di fattibilità, in cui Coopfond copre il 50% dei costi.
– Supporto tecnico e organizzativo da parte di Legacoop per la costituzione e l’organizzazione della CER.
– Equity crowdfunding tramite la piattaforma Ecomill, con impegno di Coopfond e supporto finanziario di Banca Etica.
I risultati sono incoraggianti: «Dal lancio di Respira abbiamo quasi una CER cooperativa a settimana che ci chiede di aderire a Legacoop. Siamo già a 22 cooperative costituite, per un totale di oltre 60 configurazioni CER», racconta Gamberini, evidenziando che si avvicinano all’obiettivo delle 100 CER entro il 2024.
Il progetto ha incontrato una significativa partecipazione, con oltre 150 potenziali CER interessate, e in aprile è stata approvata la prima delibera di finanziamento per un impianto da circa 1 MW. «La risposta alla piattaforma Respira dimostra l’interesse crescente per strumenti nuovi come il crowdfunding, sperimentato per la prima volta in ambito cooperativo proprio nel 2023», osserva Gamberini. «Ogni piccolo progetto è un tassello che diventa significativo, soprattutto ora che le incertezze stanno finalmente diminuendo».
Con l’obiettivo di accelerare la transizione energetica e coinvolgere la società civile, Legacoop e Coopfond stanno creando un modello di CER replicabile e sostenibile in tutta Italia, dimostrando l’importanza di un approccio cooperativo e inclusivo.