Da tempo alcuni esperti sostengono che un vero cambiamento nei comportamenti delle persone ci sarà quando essere sostenibili non verrà considerato un obbligo ma una scelta consapevole e soprattutto desiderabile. Se si parla di mobilità il cambiamento sta già avvenendo: organizzazioni e persone hanno compreso che modificare il modo di spostarsi è necessario e porta vantaggi significativi per tutti.
Anche per questo è cresciuto, per esempio, il fenomeno della sharing mobility e sempre più persone, in particolare nelle grandi città, tendono a preferire l’uso temporaneo di servizi di mobilità sostenibile invece di utilizzare i propri mezzi di trasporto. Un passaggio avvenuto, naturalmente, anche grazie alla diffusione di tecnologie digitali che facilitano la condivisione.
Al cambiamento in atto nei comportamenti individuali si aggiunge un maggior impegno delle imprese per la sostenibilità: da una parte crescono le organizzazioni che si dotano non solo della figura del Mobility manager ma anche di Piani di Spostamento Casa-Lavoro e dall’altra aumentano i dipendenti disponibili ad adottare soluzioni di mobilità alternative messe a disposizione dalle organizzazioni dove lavorano.
PROMUOVERE LA MOBILITÀ CONDIVISA
Viaggiare insieme per andare al lavoro. Il car pooling aziendale coinvolge migliaia di persone che scelgono di condividere il tragitto per contenere i costi, ridurre lo stress ma anche trasformare il viaggio in un momento di socialità. Alcune aziende per incentivare questa pratica mettono a disposizione una app dedicata alla prenotazione di viaggi condivisi mentre altre premiano i dipendenti che scelgono il car pooling con buoni benzina o buoni acquisto.
Un ruolo importante per stimolare i dipendenti a scegliere il car pooling lo gioca il Mobility Manager chiamato a definire il Piano di Spostamento Casa Lavoro (PSCL) ascoltando le esigenze di mobilità di tutti i collaboratori. La figura del Mobility Manager è prevista a livello normativo per le aziende con più di 100 dipendenti che operano in città metropolitane, città capoluogo di provincia e zone urbane con oltre 50.000 abitanti. Ma anche quando non è presente il Mobility Manager l’azienda può promuovere il car pooling facilitando il contatto tra i dipendenti che vivono nella stessa area, premiando i collaboratori più disponibili a condividere la propria auto, utilizzando sistemi di gamification.
Un’alternativa interessate al car pooling è il “Corporate car sharing”: in questo caso l’impresa mette a disposizione dei dipendenti un parco di vetture che possono essere usate dalle singole persone, in base alle proprie necessità, con il pagamento di una quota associativa e di una tariffa in funzione dell’uso effettivo.
INCENTIVARE L’USO DEI MEZZI PUBBLICI
Alcune aziende collaborano con le realtà che gestiscono il trasporto locale per stimolare i dipendenti ad utilizzare i mezzi pubblici anziché la propria auto per raggiungere il posto di lavoro.
Le imprese possono offrire sconti sugli abbonamenti definendo accordi di partnership con le società di trasporto pubblico. In alcuni comuni, le amministrazioni locali contribuiscono al costo dell’abbonamento in modo proporzionale all’intervento dell’azienda con forti sconti a vantaggio dei dipendenti.
Il bonus trasporto pubblico può essere inserito nel piano di welfare aziendale con vantaggi che vanno oltre al ritorno economico: dal migliorare la propria attrattività nei confronti di possibili candidati a fidelizzare ulteriormente i propri collaboratori.
In alcune città del Nord Europa è in corso la sperimentazione di un programma destinato a incentivare la mobilità sostenibile in modo radicale: il trasporto pubblico diventerà gratuito in tutta la cerchia urbana per i residenti e anche per i turisti. Ma in Italia siamo ancora molto lontani da queste ipotesi.
BPER BANCA E L’INIZIATIVA “PIANTIAMOLA DI INQUINARE!”
Da anni BPER Banca realizza, con il supporto della piattaforma Wecity, “Piantiamola di inquinare!”, un’iniziativa per misurare la riduzione delle emissioni di CO2 che derivano dagli spostamenti dei dipendenti nel tragitto casa-lavoro. Il progetto è finalizzato a stimolare modalità di trasporto alternative al mezzo privato, migliorando nello stesso tempo l’impatto ambientale, la salute e il benessere psico-fisico delle persone.
Nell’edizione 2023 di “Piantiamola di inquinare!” sono stati coinvolti 300 dipendenti distribuiti nelle varie filiali del Gruppo, che per tre mesi si sono recati al lavoro in bicicletta, a piedi o in monopattino per un totale di quasi 54.000 km percorsi. In questo modo sono state abbattute oltre 7,5 tonnellate di CO2, pari al risultato prodotto in un anno da oltre mille alberi adulti nel loro lavoro di fotosintesi. Per ogni spostamento, l’app Wecity ha infatti calcolato la CO2 risparmiata (1 kg ogni 7 km percorsi) e creato una classifica dei collaboratori più “virtuosi” in base a questo valore.
TPS E LA FLOTTA DI EBIKE
TPS Group, azienda di ingegneria con oltre 500 dipendenti che operano nelle sedi di Gallarate, San Benedetto del Tronto e Torino, ha deciso di incentivare la mobilità leggera mettendo a disposizione dei collaboratori una flotta di eBike del servizio Pirelli “CYCL-e around™”. Si tratta di biciclette elettriche con 115 km di autonomia, prenotabili tramite un’applicazione dedicata, che possono essere impiegate per gli spostamenti di lavoro, per il tragitto casa-lavoro, ma anche durante il weekend.
Il servizio CYCL-e around™ è stato progettato da Pirelli nel 2021 per migliorare la micro-mobilità nelle città. L’iniziativa viene offerta chiavi in mano alle aziende che la scelgono. Oltre a una flotta di biciclette a pedalata assistita, ai dipendenti viene consegnata la eBike e tutto il necessario per spostarsi in sicurezza: dal casco protettivo alla borsa nella quale riporre lucchetto e caricabatterie.
PER CONCLUDERE
Quando un’azienda decide di avviare un percorso verso la sostenibilità deve cercare di ridurre non solo le emissioni inquinanti dirette ma anche indirette come quelle prodotte dai propri dipendenti per recarsi sul luogo di lavoro.
Ridurre l’impatto sull’ambiente significa anche migliorare la qualità della vita delle città e delle comunità. Soluzioni come il car pooling, il corporate car sharing, gli abbonamenti scontati sui mezzi pubblici contribuiscono a ridurre il traffico nelle città con positive ricadute sulla qualità dell’aria.
Piattaforme digitali facili da usare facilitano anche la gestione della mobilità e permettono di creare relazioni e scambi in modo veloce per accedere a un servizio collaborativo.
Una mobilità diversa, più smart, che può essere inserita come fattore positivo nel piano di welfare aziendale.