Il fornitore di energia rinnovabile Octopus Energy ha da poco introdotto in Italia gli “Energy Break”, eventi di flessibilità energetica pensati per aiutare i consumatori a risparmiare spostando i consumi fuori dalle fasce di picco. L’iniziativa punta a premiare chi riduce il proprio fabbisogno energetico nelle ore di maggiore pressione sulla rete, favorendo al contempo la stabilità e l’efficienza del sistema elettrico. La proposta – spiegano da Octopus – è semplice: spegnendo luci, rimandando l’uso di elettrodomestici e scegliendo fasce orarie più sostenibili, i clienti possono accumulare sconti in bolletta.
Le prime sessioni di “Energy Break” si sono tenute a ottobre, coinvolgendo più di 25.000 clienti che, in media, hanno tagliato il loro consumo abituale del 20% rispetto ai dieci giorni precedenti. Il risparmio totale – assicura la compagnia energetica – ammonta a oltre 70.000 euro, con una riduzione di 8 MWh di energia, paragonabile al consumo di 10.000 cicli di lavatrice o 100.000 ore di streaming.
L’iniziativa si fonda su un obiettivo esplicito: incentivare un consumo più sostenibile, contribuendo alla rete e favorendo l’uso di energia rinnovabile quando è più abbondante. Giorgio Tomassetti, CEO di Octopus Energy Italia, ha commentato: «Grazie alla tecnologia e a iniziative come gli Energy Break, le persone possono supportare concretamente la rete, spostando i consumi nelle fasce orarie più sostenibili, e al tempo stesso risparmiare in bolletta». Tomassetti ha poi espresso soddisfazione «per il numero di adesioni, ma anche per le centinaia di recensioni e condivisioni entusiaste sui social».
Da Octopus Energy sottolineano che questo è solo il primo passo per diffondere il concetto di flessibilità energetica in Italia. «Per dare un’idea del potenziale di iniziative come questa», dice Tomassetti, «basti pensare che, se estese a tutti i clienti con contatori intelligenti in Italia, si potrebbe ridurre il consumo di 1,7 GW in un’ora, quasi il doppio della produzione delle centrali a carbone in Sardegna, sufficiente ad alimentare circa 16 milioni di case per un’ora».