Il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, con la temperatura media globale destinata a superare i livelli pre-industriali di oltre 1,5 gradi, raggiungendo probabilmente +1,55°C. A pochi giorni dall’apertura dei colloqui sul clima delle Nazioni Unite a Baku, in Azerbagian (11-22 novembre), il servizio meteorologico europeo Copernicus ha annunciato i dati preoccupanti in un comunicato ufficiale. «Questo segna una nuova pietra miliare nei record di temperatura globale», ha dichiarato la vicedirettrice Samantha Burgess, «e dovrebbe fungere da catalizzatore per aumentare l’ambizione per la prossima Conferenza sui cambiamenti climatici, COP29».
L’impennata di temperature avviene in un contesto politico che rischia di complicare ulteriormente la lotta alla crisi climatica: il ritorno alla presidenza USA di Donald Trump, che in passato ha definito il cambiamento climatico una “bufala”. «Non c’è da preoccuparsi per il clima”, aveva ironizzato due anni il tycoon americano, «gli ambientalisti dicono che gli oceani si solleveranno di tre millimetri in 300 anni. Abbiamo ben altri problemi E se accadrà, al massimo avremo un po’ più di case vista mare».
Superato ancora l’obiettivo simbolico dell’Accordo di Parigi
Anche ottobre è stato segnato da temperature elevate, diventando il secondo ottobre più caldo mai registrato, con una temperatura media di 15,25°C, superiore di 1,65°C rispetto alla media registrata tra il 1850 e il 1900. Ottobre segna il quindicesimo mese, tra gli ultimi sedici, in cui la temperatura media globale ha oltrepassato i +1,5°C rispetto all’epoca pre-industriale. Questo valore simbolico è uno dei pilastri dell’Accordo di Parigi del 2015, che puntava a limitare l’aumento delle temperature al di sotto dei +2°C, con l’obiettivo ambizioso di restare sotto i +1,5°C. Tuttavia, questo obiettivo riguarda le tendenze a lungo termine e richiede che le temperature si mantengano costantemente sopra la soglia per un periodo di 20-30 anni per poter essere considerato effettivamente raggiunto.
L’Europa osserva il picco delle temperature
Il servizio meteorologico Copernicus sottolinea come nei primi dieci mesi del 2024 la temperatura globale sia stata di 0,71°C superiore alla media del periodo 1991-2020, rappresentando il record assoluto per il periodo gennaio-ottobre. La media è superiore di 0,16°C rispetto allo stesso intervallo nel 2023, un segnale inequivocabile dell’accelerazione del riscaldamento globale. “È ormai virtualmente certo che il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato”, si legge nel comunicato di Copernicus. “Per evitare questo record storico, le temperature medie mondiali dovrebbero crollare drasticamente nei prossimi mesi, uno scenario che appare altamente improbabile”.
Con il 2023 che ha chiuso a +1,48°C rispetto al livello pre-industriale, il nuovo record del 2024 spingerà, dunque, la temperatura globale annuale sopra i +1,5°C, probabilmente fino a +1,55°C. Si tratta di un segnale d’allarme che rende più urgente e necessario un intervento globale e deciso, obiettivo centrale della prossima COP29.