Le città italiane rivelano un quadro di forti differenze in termini di benessere e sostenibilità, con Firenze, Milano e Bologna ai vertici per la qualità della vita, e Reggio Calabria, Napoli e altre città meridionali che mostrano svantaggi su molteplici fronti. La nuova indagine Istat sul benessere equo e sostenibile dei territori nel 2024 (BesT) – riferita alle 14 città metropolitane italiane dove vive oltre un terzo della popolazione nazionale -, evidenzia vantaggi rilevanti in indicatori come innovazione, ricerca e qualità dei servizi nelle città del Nord e del Centro, mentre il Meridione rimane penalizzato, fatta eccezione per Cagliari, in positivo su alcuni aspetti.
Innovazione e qualità dei servizi
Firenze, Milano e Bologna superano la media nazionale su più del 75% degli indicatori, seguite da Torino, Genova e Venezia. Queste città primeggiano soprattutto per innovazione e qualità dei servizi, fondamentali per la soddisfazione dei residenti. Anche Cagliari si distingue tra le città del Sud, con un tasso di vantaggio del 61%, sorpassando persino Roma, che appare in posizione intermedia. A Roma, infatti, si evidenziano contrasti notevoli tra settori di eccellenza e altri con significativi margini di miglioramento.
Reddito e disuguaglianze
Nelle città del Centro-Nord, i redditi medi risultano più elevati ma anche più disuguali rispetto al Sud. Milano detiene il primato con un reddito medio di 26 mila euro, mentre nel Mezzogiorno, il valore più alto si registra a Cagliari, con 19 mila euro. A differenza di altre città del Nord, Milano registra una maggiore scarsità di risorse educative, una criticità per i più giovani. Tutte le città del Sud evidenziano, inoltre, un deficit di risorse e risultati educativi, eccezion fatta per Bari.
Mortalità e salute pubblica
Gli effetti della pandemia hanno esacerbato le disuguaglianze in termini di mortalità evitabile (età 20-74 anni), con una forte disomogeneità territoriale: nel 2021, Napoli registra un tasso di mortalità evitabile quasi doppio rispetto a Firenze. Le città metropolitane del Sud e dell’hinterland delle città del Nord evidenziano anche tassi più alti di mortalità per demenze rispetto ai capoluoghi.
Relazioni sociali e sicurezza percepita
Una solida rete di parentela si conferma una risorsa significativa, soprattutto nei capoluoghi del Sud, dove l’88% dei residenti di Reggio Calabria e l’87% di quelli di Cagliari dichiarano di potersi appoggiare ai familiari in caso di necessità. Tuttavia, la percezione di sicurezza varia ampiamente: a Messina, il 69% degli abitanti si sente sicuro a camminare da solo la sera, contro il 50% di Bari. Nonostante le sfide in termini di sicurezza, Reggio Calabria e Napoli si differenziano sulla soddisfazione di vita: il 54,7% dei cittadini di Reggio si dichiara molto soddisfatto, contro solo il 33,8% dei napoletani.
La fotografia del benessere italiano tratteggiata da Istat mostra un divario Nord-Sud radicato e riflette la necessità di investimenti mirati per colmare le differenze in settori fondamentali per la qualità della vita, dall’istruzione alla sanità, dalla sicurezza al lavoro.