In occasione di TTG Travel Experience di Rimini (9-11 ottobre), una delle principali manifestazioni italiane dedicate al turismo, è stato presentato un progetto ambizioso che punta a trasformare il turismo enogastronomico in chiave sostenibile: CarTES, la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile. Frutto della collaborazione tra otto organizzazioni nazionali e internazionali, CarTES ha l’ambizione di diventare un modello pilota, destinato a essere replicato su scala europea.
«La Carta è un vademecum per vivere l’enogastronomia di un territorio nel rispetto dell’ambiente, della cultura e delle comunità locali», spiega Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. «È un passaggio necessario, visto che il turismo ha un impatto ambientale stimato tre volte superiore rispetto ai residenti, un divario ancora più evidente nelle destinazioni dei Paesi emergenti».
Iter Vitis, uno dei partner del progetto, si occuperà di portare CarTES all’attenzione internazionale, diffondendola in 24 Paesi dell’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. La carta – spiegano i promotori – sarà tradotta nelle lingue locali per garantirne la massima accessibilità e verrà presentata ufficialmente il 18 ottobre in Moldova durante l’assemblea per il quindicesimo anniversario dell’itinerario. Paesi come la Grecia, l’Erzegovina e la Moldova saranno le aree pilota per testare la sua applicazione.
Dominga Cotarella, presidente di Terranostra, sottolinea l’importanza dell’iniziativa: «La sostenibilità è il tema che ci unisce. La carta è frutto di una partnership tra più attori, accomunati dalla stessa causa: sensibilizzare i turisti e appassionati di enogastronomia a comportamenti responsabili». Anche Angelo Radica, presidente di Città del Vino, conferma: «Collaboriamo convintamente con CarTES perché rappresenta uno strumento concreto per promuovere un turismo enogastronomico che rispetti l’ambiente e le comunità».
Le Città dell’Olio sono altrettanto impegnate in questa missione. «Con le nostre oltre 500 città aderenti, siamo in prima linea nel preservare il patrimonio olivicolo», afferma Michele Sonnessa, presidente dell’associazione. «Per questo motivo abbiamo aderito con entusiasmo a CarTES, una guida pensata per viaggiatori e produttori che condividono i valori della sostenibilità».
Anche la Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori vede in questo progetto una grande opportunità. Paolo Morbidoni, il presidente, dichiara: «Cogliere le tendenze, studiarle e disseminare buone pratiche è come prendersi cura della vite o dell’olivo, per ottenere frutti buoni e duraturi nel tempo».
La Carta sarà promossa tramite le piattaforme Divinea, Foody e Winedering, che la diffonderanno agli utenti che prenotano esperienze enogastronomiche. Grazie all’impegno gratuito di tutti i partner coinvolti, questo progetto vuole rappresentare un passo concreto verso un turismo più consapevole e rispettoso.