In che punto si intersecano le battaglie femministe e quelle per la tutela ambientale? Che relazione esiste tra la lotta per l’uguaglianza di genere e i movimenti per la giustizia climatica? Sono le domande al centro del libro Dalla parte di Gaia. Teorie e pratiche di ecofemminismo, scritto da Silvana Galassi, ex professoressa di ecologia, ecologia della nutrizione e di ecotossicologia all’Università degli Studi di Milano e appena pubblicato da Edizioni Ambiente.
Il libro di Galassi ripercorre le teorie dell’ecofemminismo, corrente del femminismo che coniuga la lotta per i diritti delle donne con la difesa dei territori, delle comunità, della biosfera e della salute. Secondo il pensiero ecofemminista, esiste un parallelismo costante nella storia fra l’oppressione delle donne e lo sfruttamento della natura, fenomeni entrambi figli di una logica patriarcale e capitalistica difficile da sradicare. L’autrice fornisce una panoramica storica che permette di contestualizzare e interpretare l’operato di molte scienziate, ricercatrici, attiviste e politiche che si sono battute non solo per l’ambiente, ma anche per il riconoscimento dei loro contributi scientifici.
Dalla parte di Gaia ripercorre la storia della scienza, dell’ecologia e dell’attivismo ambientale attraverso le figure di ecologhe ed ecologiste che, negli ultimi secoli, si sono distinte per il loro impegno e per gli sforzi nel superare il divario di genere. “La storia di donne che hanno rifiutato di essere relegate nello spazio ristretto del privato imposto nelle diverse civiltà umane è molto ricca”, scrive Claudia Sorlini nell’introduzione. “E questo libro illustra in modo coinvolgente e appassionato una galleria di personaggi femminili affascinanti, che hanno profuso studi e ricerche gestiti con intelligenza e hanno lottato per far riconoscere le proprie idee e i propri contributi scientifici. Non c’è continente che non possa vantare le proprie eroine a dimostrazione della vitalità femminile, presente anche in Paesi privi di democrazia”.