“Siamo tutti in ansia per il futuro dell’Europa. La mia preoccupazione non è che ci troveremo improvvisamente poveri e sottomessi agli altri, abbiamo ancora molti punti di forza in Europa, ma è che col tempo diventeremo inesorabilmente un posto meno prospero, meno equo, meno sicuro e che, di conseguenza, saremo meno liberi di scegliere il nostro destino”. Sono le parole pronunciate dall’ex premier Mario Draghi mentre presentava il suo report sulla competitività Ue alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. “Se gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa saranno accompagnati da un piano coerente per raggiungerli, la decarbonizzazione sarà un’opportunità per l’Europa. Ma se non riusciamo a coordinare le nostre politiche c’è il rischio che l’agenda green possa andare contro la competitività”.
“Affinché l’Europa rimanga libera, dobbiamo essere più indipendenti. Dobbiamo avere catene di approvvigionamento più sicure per le materie prime e le tecnologie critiche. Dobbiamo aumentare la capacità produttiva europea nei settori strategici ed espandere la nostra capacità industriale per la difesa e lo spazio”, ha aggiunto. “La pace è il primo e principale obiettivo dell’Europa tra i propri confini e all’estero e dobbiamo continuare in questo sforzo costante. Le minacce alla sicurezza però aumentano e dobbiamo prepararci. Se ci si oppone alla costruzione di un vero mercato unico, all’integrazione del mercato dei capitali e all’emissione del debito comune, ci si oppone ai nostri obiettivi Ue”, ha detto ancora Draghi.
“Europe faces a choice between exit, paralysis, or integration.”
— European Parliament (@Europarl_EN) September 17, 2024
Mario Draghi, the former President of the European Central Bank, addressed MEPs about the report he authored on boosting Europe's competitiveness.
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Oggi, nel presentare la nuova squadra di commissari a Strasburgo, la presidente della Commissione Europa Ursula von der Leyen ha espresso pubblicamente l’intenzione di voler seguire “le raccomandazioni del rapporto Draghi” per un’Europa “più fluida, più interconnessa, più coordinata” nelle sue “diverse politiche”. I commissari eletti sono 27 in totale, uno per ciascun Paese membro, inclusa von der Leyen. Sono 11 donne e 16 uomini, di cui 14 fanno parte del gruppo Ppe. Raffaele Fitto sarà il rappresentante italiano nella Commissione, unico membro appartenente ai conservatori dell’Ecr, il Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, e ricoprirà anche il ruolo di vicepresidente esecutivo, come richiesto da Giorgia Meloni.
“L’Italia è un Paese importante e fondatore dell’Ue e questo dev’essere riflesso nella composizione del Collegio”, ha detto la presidente della Commissione europea in conferenza stampa. “Il Parlamento europeo ha 14 vicepresidenti, tra cui due dell’Ecr. E mi sono basata su questo per la composizione del Collegio, che riflette l’importanza dell’Italia”, ha poi aggiunto commentando la nomina di Raffaele Fitto.