Andrà in mostra dal 19 settembre al 3 novembre, a Matino e nel Salento, la terza edizione di Yeast Photo Festival, il festival nato in Puglia nel 2021, con l’obiettivo di “indagare e promuovere un rinnovato rapporto uomo-ambiente attraverso il linguaggio della fotografia e delle arti visive”.
Il tema scelto per quest’anno, From Planet to Plate, intende stimolare una riflessione sulle nostre abitudini alimentari, invitandoci a porci delle domande sul cibo che consumiamo quotidianamente.
A spiegarne il significato è la Direttrice artistica del festival, Edda Fahrenhorst: “Per la terza edizione di Yeast Photo Festival ci concentriamo più che mai sulla questione che riguarda l’impatto delle abitudini alimentari individuali sul nostro Pianeta, e non solo, anche su come il consumo di cibo degli esseri umani abbia un effetto in ambito sociale e, non ultimo, sulla crescente catastrofe climatica. In quindici lavori provenienti da molti Paesi del mondo saranno presentati diversi aspetti della questione per stimolare la riflessione e la discussione.”
Attraverso gli occhi di quindici fotografi provenienti da tutto il mondo, il festival ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il cibo, sull’impatto delle nostre scelte alimentari sull’ambiente e sulla società. Dalle coltivazioni intensive di avocado in Messico alle conseguenze dell’allevamento intensivo in Brasile, passando per le tradizioni culinarie locali e l’impatto dei cambiamenti climatici, il festival offre una panoramica completa e coinvolgente sulle sfide che il nostro sistema alimentare deve affrontare.
Le mostre, sparse tra i palazzi storici di Matino e Lecce, ci portano in un viaggio visivo e sensoriale alla scoperta di temi cruciali come la sostenibilità, la biodiversità e la giustizia sociale. Attraverso immagini potenti e storie coinvolgenti, i fotografi ci invitano a ripensare le nostre abitudini alimentari e a fare scelte più consapevoli. Di seguito raccogliamo alcune delle fotografie che saranno in esposizione al festival.
Il tema della salute è al centro del lavoro di Pablo E. Piovano, che ha documentato l’impatto degli agrofarmaci. In The Human Cost – esposto a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino (Lecce) – il fotografo documentarista argentino in tre anni ha esplorato il Nord, il Centro e le coste dell’Argentina, percorrendo 15mila km. Il risultato della sua ricerca è un reportage che mette a fuoco e denuncia le gravi conseguenze sulla salute umana dovute all’uso degli agrofarmaci, come il glifosato. In mostra per la prima volta in Italia l’intero corpus fotografico.
Kateřina Sýsová propone Kukbuk (in collaborazione con Centro Ceco di Roma, Comune di Castrignano de’ Greci e Kora Centro del Contemporaneo e il supporto di ECOSERVIS spol. s.r.o), una guida visiva alla cultura culinaria ceca. Le immagini, in mostra per la prima volta in Italia all’interno di Kora Centro del Contemporaneo a Castrignano de’ Greci (Lecce), e composte in modo espressivo e sotto forma di sketch visivi, esplorano le usanze e le convenzioni tipiche della ristorazione ceca. Sýsová concepisce le proprie fotografie come opere che possono essere lette da molteplici punti di vista. In primo luogo come una sorta di puzzle visivo; inoltre, con l’umorismo visivo solleva questioni più ampie sull’influenza del passato sul presente, sul rapporto tra immagine e parola e sulle questioni di genere associate al piacere dell’osservazione.
In Food for Thoughts – in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, – il fotografo e regista Kadir van Lohuizen segue l’intero processo in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi, suo Paese d’origine, e indaga sull’impatto che il nostro consumo alimentare ha sull’ambiente, sulla salute pubblica e sull’economia.
In mostra per la prima volta in Europa e in Italia, a Palazzo Scarciglia (Lecce), anche Merci pour ton agréable visite, les jolies fleurs et les délicieuses fraises (Grazie per la piacevole visita, per i bei fiori e per le deliziose fragole che mi hai fatto assaggiare, a cura di Edda Fahrenhorst & Veronica Nicolardi, in collaborazione con ArtWork), di Sarah Boutin è un lavoro fotografico, sviluppato per più di due anni, con un approccio poetico-documentaristico all’interno del convento dell’ordine delle Suore della Carità del Québec. Qui, l’artista visiva e ricercatrice canadese ha avuto occasione di conoscere un’amica d’infanzia della nonna scomparsa, Jacqueline, una religiosa novantenne. I tre giorni trascorsi con lei nella casa di riposo del convento hanno dato a Boutin la possibilità di avvicinarsi a un tempo di serenità, scandito dalle attività del convento.
La produzione del cibo e le sue conseguenze sul clima vengono affrontate da Carolina Arantes in Holy Cow (a cura di Lars Lindemann, in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino), che racconta come viene prodotta la carne che mangiamo oggi nel mondo, e da chi. Una bistecca su quattro infatti proviene dal Brasile, e quindi l’industria dell’esportazione di carne è di grande impatto per l’ambiente e l’alimentazione. L’anno scorso il mercato brasiliano della carne ha raggiunto il record di 9,75 miliardi di dollari e oltre 2,25 milioni di tonnellate di carne esportata. Una domanda trainata dall’ ingresso dalla Cina, ma tra i quali figura anche l’Italia.
A Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino si potrà ammirare il lavoro di Florian W. Müller che presenta CŪ, dove diversi organi e singole parti di un animale vengono artisticamente innalzate su un piedistallo e possono così entrare in dialogo con lo spettatore. Il progetto fotografico, che affianca l’immagine main del cuore, è stato realizzato in esclusiva per Yeast International Photo Festival ed è quindi un’anteprima assoluta.
Oltre alle mostre, il festival offre la possibilità di partecipare a workshop per imparare nuove tecniche fotografiche e sperimentare nuove forme di espressione artistica; incontri con gli artisti: Per approfondire i progetti esposti e conoscere i fotografi. Sabato 21 settembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 tornano le letture portfolio di Yeast Photo Festival, nella Sala Scuderie del Palazzo Marchese del Tufo, in Piazza San Giorgio a Matino, a Lecce. Tutti gli iscritti avranno la possibilità di presentare i propri lavori a photo editor e professionisti nazionali e internazionali. Un’occasione per perfezionarsi e capire come muoversi nell’odierno panorama fotografico. Tutti gli incontri sono prenotabili a questo link.