“Oggi è una giornata storica per i lavoratori dipendenti”. Lo ha dichiarato Michele O’Neil, la presidente dell’Australian council for trade unions (Actu), dopo che in Australia è stata approvata la legge che sancisce il diritto alla “disconnessione”.
New rights for workers – today! pic.twitter.com/2Z6utEUEqq
— Michele O'Neil (@MicheleONeilAU) August 26, 2024
La nuova legge, ora parte integrante del Fair Work Act, stabilisce che i dipendenti hanno il diritto di non rispondere a chiamate, messaggi o e-mail fuori dal proprio orario di lavoro, senza dover temere ripercussioni disciplinari. La misura si è ritenuta necessaria in risposta alle crescenti preoccupazioni legate all’uso diffuso della tecnologia che, negli ultimi anni, ha progressivamente eroso le barriere tra il tempo libero e l’attività lavorativa, soprattutto con la diffusione dello smart working durante la pandemia.
Anna Booth del Fair work ombudsman (Fwo), l’organo indipendente che ha il compito di garantire che le leggi sul lavoro in Australia siano rispettate, ha invitato i lavoratori ad informarsi sul diritto alla disconnessione e ad adottare un approccio ragionevole riguardo alla sua applicazione sul posto di lavoro. Secondo quanto previsto dalla nuova normativa, i dipendenti hanno il diritto di non rispondere “a meno che tale rifiuto non sia irragionevole”, indicazione approssimativa che lascia grande spazio all’interpretazione e che ha attirato diverse critiche. Per questo motivo, l’Australian Industry Group scrive in una notta che “le leggi sul diritto alla disconnessione sono affrettate, mal pensate e profondamente confuse”.
L’irragionevolezza del rifiuto viene valutata in base a diversi fattori: l’urgenza del contatto, il compenso per il lavoro extra, le responsabilità del dipendente e le sue circostanze personali. Ad esempio, se un dipendente ha responsabilità familiari e un altro collega può risolvere il problema, potrebbe essere considerato ragionevole non rispondere. Tuttavia, in caso di compenso aggiuntivo per mansioni fuori orario, rifiutare potrebbe essere considerato irragionevole.