Dopo lo sciopero nazionale dei balneari avvenuto negli scorsi giorni, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) torna a intervenire sulla questione delle concessioni balneari, ribadendo con forza la necessità di mettere fine alle proroghe e ai rinnovi automatici che, a suo avviso, violano i principi della concorrenza. In un recente richiamo inviato all’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani e alla Conferenza Stato-Regioni, l’Antitrust evidenzia come “il continuo ricorso” alle proroghe violi i principi della concorrenza e “favorisce gli effetti distorsivi connessi a ingiustificate rendite di posizione attribuite ai concessionari”.
Secondo l’Antitrust è fondamentale che le procedure di assegnazione delle nuove concessioni demaniali, siano esse marittime, lacuali o fluviali, avvengano attraverso modalità competitive e trasparenti, senza ulteriori rinvii, e che tutte le nuove concessioni vengano assegnate entro il 31 dicembre 2024.
Il tema non è nuovo per l’Antitrust, che ha già espresso pareri simili in passato rivolgendosi direttamente ai comuni e al Parlamento. Il nuovo richiamo arriva però in un momento cruciale, con l’Italia sotto procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkestein, che prevede l’assegnazione delle concessioni attraverso gare pubbliche.
L’Antitrust non risparmia critiche nemmeno alle motivazioni addotte dalle amministrazioni locali per giustificare le proroghe. Molti degli argomenti utilizzati per ottenere il rinnovo delle concessioni, secondo l’Autorità, sono infondati e non rispettano le norme, che prevedono proroghe solo in casi eccezionali e ben circoscritti.
Secondo Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari, il problema “è che l’Autorità fa riferimento a una proroga automatica generalizzata, che è chiaramente improponibile. Siamo sempre stati d’accordo con l’idea di una proroga differenziata – puntualizza – e dalle indiscrezioni mi sembra che il governo stia andando proprio verso questo tipo di proroghe”.