Oggi, 31 luglio 2024, le Olimpiadi di Parigi vedranno lo svolgimento delle gare di triathlon nella storica cornice della Senna. Nonostante le recenti preoccupazioni per l’inquinamento del fiume, i test dell’acqua hanno finalmente consentito il via libera, garantendo la sicurezza per gli atleti.
I test sulle acque sono stati eseguiti durante la notte e hanno dato esiti rassicuranti alle prime ore del mattino. La federazione internazionale di triathlon ha confermato alle 3:20 che i livelli di inquinamento sono scesi entro i limiti di sicurezza. Di conseguenza, la gara femminile ha preso il via alle 8:00, seguite da quella maschile alle 10:45.
Nei giorni precedenti, le piogge avevano infatti causato un aumento dei livelli di inquinamento della Senna, portando alla cancellazione degli allenamenti di nuoto previsti per domenica e lunedì, e al rinvio della gara maschile da martedì a mercoledì. Gli ultimi test hanno però mostrato un miglioramento significativo della qualità dell’acqua, consentendo lo svolgimento delle competizioni come da programma.
La decisione di far gareggiare gli atleti nella Senna è stata accolta con entusiasmo ma anche con un certo grado di scetticismo. Poco prima dell’inizio delle Olimpiadi, le immagini del fiume mostravano una Senna insolitamente limpida e pulita, quasi irriconoscibile rispetto alla sua usuale condizione. Dietro questa trasformazione si cela un imponente sforzo economico e infrastrutturale, con investimenti che hanno sfiorato i 1,5 miliardi di euro. Un progetto ambizioso portato a termine con l’obiettivo di rendere le Olimpiadi di Parigi 2024 le “più verdi di sempre”. Le acque della Senna, che per più di 100 anni non sono state balneabili, sono così diventate sicure. Per dimostrarlo, il 17 luglio la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha organizzato un evento pubblico, tuffandosi nel fiume con muta e occhialini.
Le spese colossali e le decisioni intraprese per raggiungere questo obiettivo sono state oggetto di critiche e polemiche, tanto che nei giorni scorsi sui social media alcuni utenti avevano promesso di defecare in massa nella Senna, utilizzando l’hashtag #JeChieDansLaSeine, per esprimere il loro dissenso verso le spese elevate del progetto in un momento in cui molti residenti si trovano in difficoltà a causa dei costi della vita.