Mentre una nuova ondata di caldo estremo infuoca diverse regioni del territorio italiano con temperature fino a 39-40 gradi a Roma, Terni, Frosinone, Taranto e Firenze, in gran parte dell’Europa, il sensibile aumento delle temperature sta contribuendo ad accrescere le concentrazioni di ozono superficiale. Il servizio europeo Copernicus è tornato a ricordare che il superamento dei valori soglia di ozono stabiliti dagli standard europei per la qualità dell’aria comporta gravi rischi per la salute umana e l’ambiente.
Con il recente incremento delle temperature e delle ondate di calore, è previsto un nuovo episodio di elevate concentrazioni di ozono superficiale, con superamenti dei limiti fissati dalla legislazione europea sulla qualità dell’aria in diverse zone dell’Europa occidentale e meridionale, tra il 29 luglio e il 4 agosto.
Ad essere particolarmente interessate saranno la regione di Parigi, il Benelux e la Germania, dove si prevede che i valori di ozono raggiungeranno picchi significativi. Questo fenomeno – sottolineano gli studiosi di Copernicus – evidenzia l’importanza delle emissioni di precursori, come ossidi di azoto e composti organici volatili, che spesso provengono da aree lontane dai luoghi in cui si manifestano gli episodi di inquinamento. Anche la Pianura Padana nel nord Italia è destinata a sperimentare concentrazioni molto elevate di ozono superficiale in questo periodo.
“Previsioni accurate e comprensione del trasporto a lungo raggio dell’ozono sono essenziali – ha commentato Laurence Rouil, direttore del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) -. Con l’aumento delle temperature dovuto al cambiamento climatico, la nostra capacità di prevedere e rispondere a questi episodi diventa sempre più cruciale per fornire avvisi tempestivi, permettendo alle autorità di intervenire prontamente con misure appropriate per mitigare i rischi per la salute e gli impatti ambientali”.