Oggi alle 13:00 il Parlamento Europeo è chiamato a votare per decidere se Ursula von der Leyen continuerà a guidare la Commissione Europea per i prossimi cinque anni. In vista del voto, la presidente uscente ha delineato le sue priorità e i progetti futuri, con un’attenzione particolare al Green Deal europeo e alla transizione industriale verso tecnologie pulite.
Choices are the hinges of destiny.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 18, 2024
Let us make the choice of strength, of leadership and of Europe.
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In riferimento al documento programmatico per il periodo 2024-2029, von der Leyen ha ribadito la necessità di rimanere fedeli agli obiettivi del Green Deal. Ha evidenziato l’urgenza di affrontare la crisi climatica e di accelerare il processo di decarbonizzazione dell’economia europea. “Dobbiamo e manterremo la rotta sugli obiettivi stabiliti nel Green Deal europeo”, ha dichiarato. “La crisi climatica sta accelerando rapidamente. E c’è un’esigenza altrettanto urgente di decarbonizzare e industrializzare la nostra economia allo stesso tempo. Dobbiamo concentrarci sull’attuazione del quadro giuridico esistente per il 2030, nel modo più semplice, equo e conveniente”.
Tra le principali proposte di von der Leyen c’è il lancio di un nuovo “Clean Industrial Deal” per promuovere “industrie competitive e posti di lavoro di qualità nei primi 100 giorni del mandato”.
“Ci concentreremo completamente sul supporto e sulla creazione delle giuste condizioni affinché le aziende raggiungano i nostri obiettivi comuni”, ha aggiunto. Questo impegno si tradurrà in misure concrete come la semplificazione normativa, gli investimenti strategici e la garanzia di accesso a forniture energetiche e materie prime sostenibili e sicure. Von der Leyen ha inoltre proposto un obiettivo ambizioso: la riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040, da sancire nella legge europea sul clima. Per raggiungere questo traguardo, ha annunciato l’intenzione di proporre un “Industrial Decarbonisation Accelerator Act” per supportare le industrie durante la transizione, incanalando investimenti in infrastrutture e nei settori ad alta intensità energetica.