“Il mare laziale non gode di buona salute”. Scrive così Legambiente a fronte degli ultimi risultati di Goletta verde, la storica campagna dell’associazione che ha l’obiettivo di monitorare la qualità delle acque in Italia, denunciare l’inquinamento e promuovere la tutela del mare e dei laghi.
Più del 60% dei campioni prelevati risulta inquinato. Su 24 punti campionati lungo le coste laziali, ben 10 sono risultati fortemente inquinati (9 foci ed 1 punto a mare); 5 inquinati (2 foci e 3 punti a mare).
Per quanto riguarda i punti fortemente inquinati, uno si trova in provincia di Viterbo (foce del fiume Marta a Tarquinia), mentre la foce del fiume Fiora è risultata entro i limiti. Tre in provincia di Latina (foce Verde, ponte Mascarello), lo sbocco del depuratore privato in Canale Sant’ Anastasia a Fondi, la foce del rio Santa Croce a Gianola a Formia); mentre risultano inquinati i campioni prelevati al mare di fronte alla foce Fosso in via Gibraleon all’incrocio con Viale Europa a San Felice Circeo, la foce del fiume Portatore a Porto Badino a Terracina, la spiaggia in corrispondenza del civico 469 in via Pilestra a Sperlonga e il mare di fronte alla foce del rio Recillo a Marina di Minturno.
Fortemente inquinati anche sei punti in provincia di Roma: la foce del canale in via Aurelia al km 64 a Santa Marinella; la foce del rio Vaccina a Ladispoli, che per due anni era risultato entro i limiti; la foce del canale altezza via Filadelfia (canale Crocetta) a Torvajanica; la foce del rio Torto e la foce del Fosso Grande a Marina di Ardea e il mare di fronte alla foce del canale Loricina presso via Matteotti a Nettuno. Risulta inquinata la foce del fiume Arrone a Fregene, mentre i punti entro i limiti sono il mare di fronte alla foce del Fosso Zambra a marina di Cerveteri, la foce del Canale dei pescatori ad Ostia, la spiaggia in corrispondenza della foce del Fosso Cavallo Morto nel lungomare delle Sterlizie ad Anzio.
Legambiente sottolinea che le foci dei fiumi rappresentano punti critici, segnalando scarichi illegali e inefficienze nei sistemi di depurazione. Laura Brambilla, portavoce di Goletta Verde, ha dichiarato: “Le istituzioni devono investire nell’efficientamento del sistema di depurazione per la salute dei cittadini e per evitare nuove sanzioni dalla Comunità Europea”.
“Troppe criticità lungo la costa del Lazio continuano ad essere confermate, commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio. “Con le nostre analisi non vogliamo sostituirci alle autorità competenti, tanto meno giudicare complessivamente la qualità di intere porzioni del litorale, ma porre l’attenzione su problemi evidenti che ne mettono a rischio la salute. Un’attenzione che chiediamo con forza anche agli amministratori, i gestori del servizio idrico, i consorzi di bonifica e gli operatori del mare. Scarsa o mancata depurazione e abusivismo fognario sono le cause delle problematiche che emergono, peraltro sempre negli stessi posti: per indagare e risolvere i problemi, con i nostri laboratori siamo a disposizione di tutti i comuni marini, ma anche di tutti quelli dell’entroterra dai quali, spesso, provengono i reflui inquinati. Il mare del Lazio ha un potenziale straordinario che va valorizzato al meglio, per farlo è imprescindibile l’impegno costante per la sua qualità, attraverso la quale generare green economy e bellezza in tutta la regione”.