L’uragano Beryl ha causato la morte di almeno otto persone nel sud-est del Texas e nella Louisiana, lasciando quasi tre milioni di famiglie senza elettricità.
Lunedì mattina Beryl è arrivato nel sud degli Stati Uniti come uragano di categoria 1, causando grossi danni e lasciando milioni di persone senza corrente elettrica. In seguito, nell’arco della giornata, al diminuire dell’intensità, è stato declassato a tempesta tropicale.
Nel mese di giugno Beryl aveva già raggiunto l’intensità di un uragano di categoria 4, un evento senza precedenti per quel periodo dell’anno.
Solo pochi giorni dopo si è abbattuto sui Caraibi e in Venezuela, con venti che hanno raggiunto la potenza di un uragano di categoria 5. Mai prima d’ora un uragano aveva raggiunto tale intensità così presto nella stagione degli uragani, che nell’Atlantico occidentale dura approssimativamente da inizio giugno a fine novembre.
Una stagione degli uragani per il 2024 era prevista e attesa, ma la rapidità con cui Beryl si è intensificato ha sorpreso gli scienziati. In appena 24 ore, Beryl è passato dall’essere classificato come una tempesta tropicale con venti di 70 miglia orarie ad un uragano con venti di 130 miglia orarie, superando ogni aspettativa.
“Beryl è una tempesta più tipica del cuore della stagione degli uragani che di giugno, e la sua rapida intensificazione e forza sono probabilmente da ricondurre alle acque insolitamente calde”, spiega Brian Tang, docente di scienze atmosferiche presso l’Università di Albany di New York
John Whitmire, sindaco di Houston (Texas) ha comunicato la città è rimasta senza corrente elettrica e che il ripristino della fornitura di energia richiederà diversi giorni.
Durante una conferenza stampa tenutasi lunedì ad Austin Thomas Gleeson, presidente della Public Utility Commission ha confermato: “Ci vorranno alcuni giorni prima che tutto venga ripristinato, quindi chiedo ai texani un po’ di pazienza. Le squadre stanno facendo del loro meglio per riportare l’energia in tutto lo Stato”.