Dopo la morte di Satman Singh, il bracciante indiano deceduto a fine giugno a seguito di un incidente avvenuto in un’azienda agricola nell’agro pontino, l’assessore al Lavoro della Regione Siciliana, Nuccia Albano, ha voluto ricordare il progetto attivo nel contrasto al caporalato.
Si chiama Su.Pr.Eme ed è un servizio di helpdesk per la prevenzione e il contrasto allo sfruttamento del lavoro in agricoltura, al quale partecipano tutte le regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia), con la Sicilia in qualità di capofila, assieme al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale Immigrazioni.
È un servizio multicanale, multilingue, specialistico, che, attraverso un numero verde (tel. 800 939 000), un messaggio WhatsApp (tel. 350 909 2008) o uno dei numerosi canali social collegati, è in grado di raccogliere segnalazioni e denunce dei lavoratori stranieri sfruttarti, accompagnandoli verso una rete di servizi a loro disposizione e fornendo loro ogni forma di tutela legale. È attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 18.30 e risponde in 15 lingue: italiano, inglese, francese, arabo, pidgin, edo, benin, wolof, mandingo, fula e pular, pashto, urdu, punjabi ed hindi.
La Regione Sicilia ricorda che negli ultimi 3 anni sono state circa diecimila le richieste di informazioni e di ascolto arrivate al centralino. Duemila i casi presi in carico dagli operatori e, tra questi, 192 hanno riguardato vittime accertate di sfruttamento lavorativo che sono state ascoltate e orientate ai servizi di emersione e protezione, garantendo loro tutto il supporto necessario.
“La morte di un lavoratore agricolo indiano avvenuta nei giorni scorsi a Latina, che si aggiunge ai decessi registrati nel recente passato nella nostra Isola, ha ricordato Nuccia Albano, assessore regionale al Lavoro e alle Politiche sociali, ha acceso nuovamente i riflettori sul caporalato e sullo sfruttamento lavorativo. Il programma Su.Pr.Eme. ha messo a disposizione di oltre 15 mila beneficiari numerosi dispositivi e strumenti per affrancarsi ed emergere in una sfera di diritti e dignità. Esprimo vicinanza alla famiglia del giovane bracciante indiano – prosegue Albano – e a tutte le comunità straniere presenti in Italia che con il loro lavoro contribuiscono significativamente al benessere del nostro Paese, anche se troppo spesso finiscono nelle maglie di imprenditori che li sfruttano e offrono lavoro indecente. Inoltre, pur essendo nato il servizio per supportare i lavoratori migranti nelle regioni del Mezzogiorno, il 55 per cento delle chiamate proveniva da regioni del centro-nord, confermando che il caporalato è una piaga nazionale senza distinzioni tra settori produttivi e territori”.
Molto spesso, però, i lavoratori agricoli sfruttati non chiedono aiuto, sia per la stanchezza dovuta a giornate di lavoro lunghe ed estenuanti, sia per la paura di perdere il posto. In questo contesto, le ONG riescono a intervenire in modo più efficace, operando direttamente sul campo. In Sicilia, Emergency ha installato un ambulatorio mobile per fornire assistenza immediata e concreta. Dal 2019, la clinica mobile di Emergency offre gratuitamente servizi di medicina di base, educazione sanitaria, orientamento socio-sanitario e ascolto psicologico. Nel maggio 2022 è stato inaugurato un nuovo ambulatorio nel centro del comune di Vittoria, che ha permesso di ampliare le cure per i braccianti provenienti principalmente da Marocco, Tunisia, Romania e Albania.