Entrano in vigore da mercoledì 3 luglio le ultime disposizioni della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019, con cui Bruxelles ha vietato già dal 2021 l’immissione sul mercato di prodotti in plastica monouso, dai piatti alle posate, le cannucce e i cotton fioc. Scatta così l’obbligo in tutti i paesi dell’Unione europea di vendere esclusivamente bottiglie di plastica dotate del cosiddetti “tappo solidale”, ovvero un tappo che anche dopo l’apertura rimane assicurato al contenitore e non si disperde nell’ambiente. L’auspicio è che dovendo buttare l’intera bottiglia insieme al tappo, i consumatori si mostrino più responsabili.
Obiettivo generale della normativa è contrastare e scoraggiare l’uso della plastica monouso, un problema ambientale globale che ha assunto proporzioni sempre più critiche.
“I tappi e i coperchi di plastica utilizzati per i contenitori di bevande sono tra gli articoli di plastica monouso che si trovano più frequentemente sulle spiagge dell’Ue”, si legge nella direttiva. Secondo un’indagine di Legambiente, infatti, tocca l’81% la quantità dei materiali di plastica di quanto vieni raccolto fra i rifiuti. Fra i 10 rifiuti più trovati ci sono frammenti di plastica e polistirolo, ma anche tappi e coperchi di bevande (in media 1 per ogni metro di spiaggia).
I ricercatori stimano che nel 2019 la produzione e l’incenerimento della plastica abbiano immesso nell’atmosfera oltre 850 milioni di tonnellate di gas serra.
La normativa non riguarda solo i tappi delle bottiglie di plastica, ma anche gli “imballaggi compositi” come i cartoni del latte o del succo di frutta, ma non i contenitori in vetro.