Nell’ambito della misura del PNRR “Sviluppo delle Infrastrutture di ricarica elettrica”, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato gli avvisi per la presentazione di proposte progettuali per la realizzazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici nei centri urbani e lungo le strade extraurbane,
Gli avvisi – si legge nella nota del stampa del MASE – sono rivolti alle imprese di qualsiasi dimensione e operanti in tutti i settori, nonché ai raggruppamenti temporanei (RTI).
Le risorse finanziarie prevedono circa 360 milioni di euro lungo per le strade extraurbane e 279 milioni, invece, per le stazioni nelle zone urbane.
Con le risorse messe a disposizione il MASE stima che possano essere realizzate 7.500 stazioni di ricarica rapida super veloci per veicoli elettrici lungo le strade extraurbane e 10.880 stazioni nei centri urbani.
Queste ultime andranno ad aggiungersi alle circa 3 mila in corso di realizzazione. L’obiettivo per il 31 dicembre 2025 è l’entrata in funzione di almeno 21.255 punti pubblici di ricarica rapida.
“A seguito delle innovazioni introdotte nei nuovi avvisi, ampiamente condivisi con le associazioni di settore, confidiamo di ricevere un elevato numero di proposte progettuali dagli operatori che ci consentiranno di traguardare l’ambizioso target PNRR in tema di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici”, ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin. “Il trasporto stradale sta gradualmente riducendo il suo impatto ambientale e l’apporto delle auto elettriche fornirà un importante contributo per trainare la decarbonizzazione del settore trasporti nel suo insieme”.
Per favorire una più ampia partecipazione degli operatori, compresi quelli più piccoli, i nuovi avvisi introducono alcune semplificazioni. In particolare, sono state ridotte le dimensioni delle aree territoriali per le quali è possibile presentare istanza di ammissione al beneficio. Per ogni area territoriale – conclude la nota del Ministero – è stata definita una dimensione minima della proposta progettuale e viene data la possibilità di accedere alle agevolazioni anche ai RTI costituendi e di ricevere una quota di finanziamento a titolo di anticipo.