Continua la striscia di caldo record che mese dopo mese sta segnando il bollettino della temperatura globale. Dopo aprile, anche maggio 2024 è risultato essere il più caldo mai registrato secondo le rilevazioni compiute da Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Unione europea.
Si tratta del 12esimo mese consecutivo che risulta il più caldo mai registrato al mondo. Dal giugno 2023 al maggio 2024, la temperatura media globale è stata la più alta mai registrata, 1,63°C sopra la media pre-industriale 1850-1900 e sopra la soglia limite di 1,5°C fissata dall’Accordo di Parigi e dalla COP26 di Glasgow.
“La verità è che stiamo già superando il limite di 1,5 gradi” ha detto il segretario generale dell’Onu, António Guterres, intervenendo ieri al Museo di Storia naturale di New York in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente. “L’umanità è un minuscolo puntino sul radar. Ma come l’asteroide che ha spazzato via i dinosauri, stiamo avendo un impatto sproporzionato. Ma in questo caso non siamo noi i dinosauri. Siamo noi l’asteroide. Non solo siamo in pericolo. Ma siamo noi il pericolo. Possiamo anche essere la soluzione“.
May 2024 was the hottest May in history, marking 12 straight months of hottest months ever.
— António Guterres (@antonioguterres) June 5, 2024
Our planet is telling us something, but we don't seem to be listening.
It’s time to mobilise, act & deliver.
It's #ClimateAction crunch time. pic.twitter.com/7IIy5mJaxg
“Stiamo giocando alla roulette russa con il nostro pianeta – ha continuato Guterres -. Siamo sull’orlo dell’inferno climatico. E la verità è che sta a noi trovare una via d’uscita. È ancora possibile rimanere entro il limite di 1,5 gradi. Superare la soglia per un breve periodo non significa che l’obiettivo a lungo termine sia irraggiungibile. Significa solo che dobbiamo raddoppiare gli sforzi. Ora. La verità è che la battaglia per raggiungere 1,5 gradi sarà vinta o persa nel decennio del 2020, sotto l’occhio vigile degli attuali leader. Tutto dipenderà dalle decisioni che questi leader prenderanno – o non prenderanno – soprattutto nei prossimi diciotto mesi. Il cappio si sta stringendo”.
Il discorso del segretario generale si è concluso con una chiamata all’azione: “Più che mai dobbiamo agire e più che mai dobbiamo cogliere l’opportunità che abbiamo davanti, non solo di lavorare per il clima, ma anche di promuovere la prosperità economica e lo sviluppo sostenibile. L’azione per il clima non deve essere alla mercé delle divisioni geopolitiche”.