C’è chi avanza dubbi in merito all’esaurimento così repentino dei fondi per gli incentivi sulle auto elettriche. Si tratta della Federazione Italiana Concessionari Auto, di cui si fa portavoce il presidente Massimo Artusi: “Esprimiamo forti perplessità sull’esaurimento, avvenuto in poche ore, dei fondi ecobonus per le prenotazioni relative alla fascia di CO2 da 0 a 20 grammi/km, in pratica veicoli a trazione esclusivamente elettrica”.
Secondo Artusi il fatto che oltre 201 milioni di euro sono stati prenotati in meno di un giorno risulta singolare, specie se si considera che nel 2022 e nel 2023 gli incentivi per le auto elettriche non erano stati utilizzati completamente. Sembra quindi bizzarro che quest’anno ci sia stata una risposta così massiccia e immediata. C’è poi un altro fattore da tenere in considerazione. “Salta agli occhi – ha detto il presidente di Federauto – che fino all’entrata in vigore del nuovo DPCM, la capacità di assorbimento sulla fascia 0-20 è sempre stata modesta, tanto da evidenziare un avanzo di risorse di circa 170 milioni a pochi giorni dall’entrata in vigore dei nuovi ecobonus. Del resto, questa tendenza di vendita dei veicoli a basse emissioni è confermata dalle evidenze empiriche del mercato”.
Alla luce di queste considerazioni, “Federauto chiede che le amministrazioni competenti approfondiscano urgentemente questo fenomeno che riteniamo assolutamente anomalo e, probabilmente, non in linea con la ratio della norma che è quella di favorire cittadini ed imprese, mentre rischiano proprio loro, gli autentici destinatari del provvedimento, di finire tagliati fuori dal beneficio per avvicinarli alla transizione green”, conclude Artusi.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore, il sospetto nell’ambiente è che le società di noleggio a lungo termine possano aver prenotato una grande quantità di fondi, riducendo la disponibilità per i privati cittadini e le piccole imprese, destinatari principali degli incentivi. Federauto non è la sola realtà del settore automotive ad esprimere perplessità. “È successo qualcosa di strano, siamo rimasti sorpresi anche noi”, ha dichiarato il CEO di Stellantis, Carlos Tavares. “Chi di dovere sta indagando e stiamo cercando di capire che cosa abbia scatenato questo fenomeno anomalo, ma al momento non abbiamo nessun tipo di indicazione certa per dare una spiegazione a quanto è successo”.