In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, quest’anno animata dallo slogan “Our land. Our future. We are #GenerationRestoration”, Edizioni Ambiente ripropone 2052. Scenari globali per i prossimi anni. Il noto Report del Club di Roma firmato da Jørgen Randers, uno degli autori del celebre I limiti dello sviluppo del 1972, studio che per primo affrontò il tema delle conseguenze della crescita continua sull’ecosistema terrestre e sulla sopravvivenza della specie umana.
Il Report 2052 di Jørgen Randers, pubblicato originariamente nel 2012 e oggi più attuale che mai, offre una prospettiva dettagliata e scientificamente fondata sul futuro del nostro pianeta. L’analisi avanzata dei dati, supportata da supercomputer e software sofisticati, insieme ai contributi di esperti internazionali, delinea un quadro coerente e realistico di ciò che possiamo aspettarci nei prossimi trent’anni.
Secondo Randers, il mondo del 2052 sarà dominato dall’urbanizzazione. Le megalopoli prevarranno sui piccoli centri abitati, trasformando la nostra cultura in un’esperienza sempre più urbana e tecnologica. Questa tendenza comporterà una maggiore connettività e creatività, ma anche un allontanamento dal mondo naturale, che sarà sempre più raro e sostituito da intrattenimenti virtuali.
Il futuro non sarà privo di difficoltà economiche, soprattutto per il miliardo di persone che oggi vivono nelle nazioni più ricche. Nonostante le aspettative, il reddito pro-capite non aumenterà significativamente a causa delle crescenti necessità di affrontare le sfide energetiche e climatiche. Al contempo, tre miliardi di persone continueranno a vivere in condizioni materiali insoddisfacenti, lottando con problemi abitativi, alimentari, sanitari e di sicurezza.
Randers prevede che la popolazione mondiale raggiungerà il suo picco intorno al 2040, per poi diminuire gradualmente. Ciò si verificherà a causa di un calo della natalità e a un aumento dell’aspettativa di vita. Tuttavia, l’adozione delle energie rinnovabili non sarà abbastanza rapida da prevenire un riscaldamento climatico catastrofico. Il superamento della soglia dei 2 °C di aumento della temperatura globale porterà a condizioni di vita più precarie per molti, soprattutto al di fuori delle grandi città. Il cambiamento climatico avrà impatti significativi: siccità, alluvioni, innalzamento del livello del mare, perdita di biodiversità e tempeste violente diventeranno fenomeni sempre più comuni. Questi problemi ambientali accentueranno la vulnerabilità delle popolazioni rurali e delle aree meno sviluppate.