Firenze sarà la prima città a sperimentare “Dante”, un innovativo progetto finanziato dallo European Research Council (Erc) per sviluppare tecniche avanzate di previsione del microclima urbano. Con un investimento di 1,4 milioni di euro, Dante ha preso il via ufficialmente il primo aprile 2024, avrà una durata di cinque anni e sarà coordinato da Giovanni Stabile, professore associato dell’Istituto di biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna.
L’obiettivo è creare un gemello digitale del microclima di Firenze, riproducendo in particolare problematiche come lo smog, le isole di calore e gli eventi atmosferici estremi. Questa simulazione digitale permetterà di analizzare e prevedere con maggiore precisione i fenomeni complessi che influenzano il clima urbano.
La ricerca punta a sviluppare nuovi metodi per modellare il microclima delle città, fornendo strumenti utili a professionisti come architetti, ingegneri e politici per pianificare città più sostenibili e vivibili. In questo contesto, il progetto Dante mira a creare un nuovo paradigma per simulazioni numeriche veloci e affidabili. Particolare enfasi sarà data agli strumenti avanzati di apprendimento automatico che incorporano conoscenze di fisica, con l’obiettivo di migliorare l’accuratezza, l’interpretabilità e l’affidabilità dei modelli predittivi. I metodi sviluppati avranno un impatto significativo sulla trasformazione digitale, consentendo di realizzare gemelli digitali di ambienti urbani.
“Perché Firenze? Il capoluogo toscano ha un contesto meteorologico particolarmente sfavorevole che porta a un accumulo di inquinamento atmosferico con valori registrati di biossido di azoto, di ozono e di particolato che superano gli obiettivi di legge da raggiungere entro il 2030”, spiega Giovanni Stabile. “Questo progetto, che già nell’acronimo svela il suo omaggio a Firenze e alla terra toscana, vuole dare soluzioni concrete per migliorare il clima e la vivibilità della città”.