Il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva e all’unanimità l’AI Act, introdotta per stabilire un insieme di obblighi per i fornitori e gli sviluppatori di sistemi IA. La normativa entrerà in vigore tra due anni, con alcune eccezioni relative ai divieti e agli obblighi specifici per sistemi di alto rischio. I divieti sui sistemi IA per scopi generali saranno attivi dopo sei mesi, le norme relative alla governance dopo un anno e gli obblighi per i sistemi ad alto rischio entreranno in vigore tra tre anni.
Si tratta di una tappa importantissima nella strategia digitale dell’Unione Europea, che ha l’obiettivo di stimolare l’innovazione e la competitività nel settore dell’intelligenza artificiale, garantendo al contempo la sicurezza e la tutela dei diritti dei cittadini. Presentata dalla Commissione Europea il 21 aprile 2021, la legge mira a creare un quadro normativo armonizzato che consenta lo sviluppo e l’uso etico e sicuro dell’IA, in linea con i valori e i diritti fondamentali europei.
“L’adozione della legge sull’IA rappresenta una pietra miliare significativa per l’Unione europea”, ha commentato Mathieu Michel, segretario di Stato belga per la digitalizzazione, la semplificazione amministrativa, la tutela della privacy e il regolamento edilizio. “Questa legge storica, la prima del suo genere al mondo, affronta una sfida tecnologica globale che crea anche opportunità per le nostre società ed economie. Con l’AI Act, l’Europa sottolinea l’importanza della fiducia, della trasparenza e della responsabilità quando si ha a che fare con le nuove tecnologie, garantendo allo stesso tempo che questa tecnologia in rapida evoluzione possa prosperare e stimolare l’innovazione europea”.
La legislazione segue un approccio “basato sul rischio”, il che significa che maggiore è il rischio di causare danni alla società, più severe saranno le regole. Si tratta della prima legge al mondo di questo tipo e in futuro potrebbe servire come riferimento per stabilire uno standard globale per la regolamentazione dell’IA. Mira a promuovere lo sviluppo e l’adozione di sistemi di IA sicuri e affidabili nel mercato unico dell’UE da parte di attori sia pubblici che privati e garantire, al contempo, il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini dell’UE e a stimolare gli investimenti e l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale in Europa.
La normativa prevede anche l’istituzione di organi di governance, tra cui un ufficio IA all’interno della Commissione Europea, un panel scientifico di esperti indipendenti, un comitato per l’IA composto da rappresentanti degli Stati membri, e un forum consultivo per le parti interessate. Le sanzioni per le violazioni saranno calcolate come una percentuale del fatturato annuo globale dell’azienda incriminata o come un importo fisso, scegliendo l’opzione più alta.
Le sanzioni per le violazioni della legge sono fissate su una percentuale del fatturato annuo globale dell’azienda colpevole nell’anno finanziario precedente o in un importo predeterminato, a seconda di quale sia il più elevato. Le PMI e le start-up sono soggette a sanzioni amministrative proporzionali.