Uno spazio sicuro, dove sentirsi sé stessi lontano dai pregiudizi, liberi di vivere, o di non vivere, la genitorialità come si vuole. È questo che vuole creare Ensemble, il festival che si terrà a Milano dal 4 al 5 maggio presso l’hub Stecca3 di Via De Castillia, 26.
La direttrice artistica dell’evento è Anna Acquistapace, che con il suo podcast “Grembo racconti di pancia”, nato all’interno del laboratorio “Nati per cambiare” dell’agenzia B-Corp milanese LUZ, è stata candidata al premio “PODSTAR”, per il migliore podcast femminile per l’impatto culturale e sociale. Proprio come Grembo, in cui Anna intervista persone che raccontano in modo sincero e senza filtri qual è il proprio rapporto con la genitorialità, il festival promuove una rilettura della figura del genitore in una visione aperta alle differenti espressioni e scelte di vita. La famiglia, in questo senso, non è più solo una “costruzione sociale”, ma la possibilità di vivere relazione, socialità e affetti in una visione di comunità.
L’obiettivo della prima edizione del festival è quello di riunire e ampliare la comunità formatasi attorno a Grembo, portando quest’esperienza in un luogo fisico ma anche metaforico così da discutere e sperimentare la genitorialità a tutto tondo come uno stile di vita che ha molte declinazioni e tante possibilità espressive.
«L’idea che sta alla base di Ensemble – spiega Anna Acquistapace – è quella che racconta l’espressione “per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio” che proviene dell’originario “omwana takulila nju emoi” ovvero “un bambino non cresce solo in un’unica casa”, del gruppo Bunyoro in Uganda. Viviamo in un periodo che ci fa sentire come esseri singoli e sconnessi e invece abbiamo bisogno di recuperare il senso di comunità anche nei momenti più forti, come quelli legati alla genitorialità. Paure, timori, frustrazioni, ma anche traguardi, scoperte, gioie sono delle tappe che, se condivise, possono trovare supporto, affiancamento, facilitazione. Per farlo dobbiamo liberarci delle categorie stereotipate in cui ognuno ha un ruolo e dei doveri e rileggere il concetto di genitorialità e di famiglia in una visione più aperta». Al concetto di rete e delle sue varianti utilizzate nell’era digitale, infatti, Ensemble preferisce quello di villaggio, inclusivo, autentico e, soprattutto, distante dall’idea dualistica, ancora oggi abbinata convenzionalmente alla genitorialità.
Inclusività è una parola chiave del festival che, proprio per questo, è aperto a tutti: persone senza figli per scelta o per circostanze, coppie, giovani genitori, aspiranti genitori, famiglie omogenitoriali e genitori single. Ensemble vuole porsi anche come luogo di incontro per confrontarsi sulle difficoltà di essere genitori e famiglia in Italia: la disparità di genere, la delicata ricerca dell’equilibrio tra vita privata e lavoro, la difesa dei diritti riproduttivi e la libertà di scelta, il gender pay gap.
Il programma si articola in tre diversi filoni: un ciclo di conferenze sui vari temi trasversali che attraversano la genitorialità; dei workshop per apprendere informazioni, nozioni e mettersi alla prova e attività in libertà per famiglie, genitori e bambini a cui si può accedere, come una mostra fotografica sul tema dell’adozione, la possibilità di farsi fare ritratti da Elena Givone, fotografa esperta in ritratti di famiglia e di newborn.
Durante le due giornate sarà presente un’area dedicata alle mamme in attesa che vogliono confrontarsi con un’ostetrica, uno spazio allattamento, e un’area dedicata ai più piccoli a cura di Gaia Family Hub di Lia Calloni. Tra gli ospiti del festival molte voci del panorama contemporaneo: Flavia Brevi, capa della comunicazione di Fondazione Libellula, che modererà una tavola rotonda sul tema della violenza di genere e la giornalista Cristina Maccarrone; spazio al dibattito poi con Ella Marciello, “madrina” del festival e direttrice creativa nella vita professionale, Giulio Cavalli giornalista e scrittore, Alice Siracusano founder di LUZ Agency Società benefit & B Corp e autrice di Nati per Cambiare. Anche Sonia Malaspina di Danone, autrice de Il Congedo Originale, che modererà la tavola rotonda “Lavoro di cura e mondo del lavoro”, Alessia Dulbecco, scrittrice, pedagogista, formatrice e counselor, specializzata nel contrasto agli stereotipi e alla violenza di genere e Francesca Bubba, attivista e divulgatrice sul tema della maternità, contribuiranno al dialogo sulla genitorialità senza filtri.
«Uno dei nostri obiettivi di impACT, il piano pluriennale di CSR di Laboratoires Expanscience Italia, azienda detentrice del brand Mustela- spiega Roberta Bonacina, general manager di Mustela Italia, main sponsor dell’evento– è quello di mobilitare le nostre comunità per costruire insieme modelli di business con un impatto positivo sulla società, sugli individui e sull’ambiente. Per fare questo, Mustela offre prodotti e servizi che supportano i genitori e li facciano sentire sereni, ascoltati e coinvolti. Abbiamo sposato il progetto di Ensemble il Festival #nofilter sulla genitorialità perché risponde alla nostra stessa volontà di mettere al centro gli individui, creando uno spazio sicuro di condivisione, supporto e inclusione, con l’obiettivo di apportare un cambiamento positivo sulla narrazione della genitorialità».