Bilancio positivo per la 16esima edizione di Ecomed che si è chiusa venerdì scorso a Catania. La manifestazione – che ha visto The Map Report fra i suoi media partner – ha confermato la propria vocazione di “ponte permanente” tra la Sicilia e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, nel solco dell’economia circolare e della condivisione delle buone pratiche per attuarla. Con 300 espositori, italiani e stranieri, ha raddoppiato il numero dei convegni rispetto all’edizione precedente: sono stati 42 quest’anno gli appuntamenti sulle quattro tematiche integrate acqua e clima, rifiuti e risorse, energia e mobilità, ecoarchitettura e rigenerazione. Oltre 10.000 le presenze registrate, su un totale di 30mila metri quadri di superficie, per due interi padiglioni della fiera.
“Ecomed, Green Expo del Mediterraneo, si conferma luogo di dialogo e confronto tra le istituzioni e le imprese, diventando sempre più importante, non solo numericamente, ma soprattutto qualitativamente, rendendo protagoniste le eccellenze italiane nel segno dell’economia circolare e della transizione ecologica – commenta Salvatore Peci, Direttore Generale di Ecomed, tirando le fila della tre giorni catanese -. La presenza dei 4 Atenei siciliani, che hanno dato vita a incontri con gli studenti universitari per la costruzione di un futuro sostenibile, si è arricchita del Green Village, al quale hanno partecipato i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado del territorio con laboratori ludico-ricreativi. La ‘Maratona virtuosa dei sindaci’, promossa dalla Protezione Civile della regione siciliana, ha visto la presenza di 180 sindaci dei Comuni siciliani per la gestione emergenza, investimenti nelle strutture e mezzi della Protezione Civile e per il volontariato”.
Appuntamento al 2025: annunciata una conferenza internazionale programmatica sul tema delle acque nelle aree del Mediterraneo.