L’Italia ha segnato un nuovo record con oltre 5.000 domande depositate presso l’Ufficio Brevetti Europeo (Epo): un aumento del 3,8% rispetto all’anno precedente grazie al quale si posiziona al quinto posto in Europa per numero di richieste.
I settori trainanti risultano essere l’handling (tecnologie di imballaggio delle merci e nastri trasportatori), i trasporti e le tecnologie mediche. Per quanto riguarda le aziende, a guidare la classifica sono la bolognese Coesia, specializzata in soluzioni industriali e di imballaggio, Ferrari e Iveco Group.
Contattata dall’Ansa, Roberta Romano-Götsch, Chief Sustainability Officer di Epo, commenta così il risultato raggiunto dal nostro Paese: “Si tratta di un ottimo segnale per l’Italia e conferma un trend di crescita importante perché in 10 anni ha segnato una crescita del 38%, ben più alta della media europea e mondiale”.
Dall’analisi approfondita del rapporto annuale dell’Epo emerge che il settore dei Macchinari Elettrici, Apparati e Energia ha registrato in Italia una notevole crescita nella richiesta di brevetti, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Il settore è particolarmente attivo nel deposito di invenzioni legate alle tecnologie per l’energia pulita. Inoltre, tre regioni italiane – la Lombardia (11°), l’Emilia-Romagna (17°) e il Veneto (20°) – sono tra le più innovative dell’Unione europea.
Romano-Götsch ha sottolineato che le analisi sui brevetti fungono da veri e propri radar per individuare le future innovazioni, rappresentando un indicatore fondamentale per comprendere le direzioni dell’innovazione e l’andamento del Paese.
I dati evidenziano che l’Italia, con 5.053 brevetti depositati, ha registrato una crescita della domanda di brevetti superiore alla media europea (+1,4%), posizionandoci all’11° posto a livello globale e al quinto tra gli Stati membri dell’UE. Unico neo, la percentuale di richieste di brevetto da parte di donne: in Italia siamo solo al 23% , contro il 27% della media europea.