Nell’annunciare ufficialmente il proprio sostegno all’attuale presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per la sua ricandidatura alle elezioni dell’Unione europea di giugno, il Partito Popolare Europeo (PPE) sembra aver riconsiderato la propria posizione riguardo alle politiche ambientali proposte da von der Leyen.
Nello specifico, secondo quanto riportato da POLITICO, una nuova bozza del manifesto elettorale del PPE, datata 14 febbraio, evidenzia una marcia indietro sul regolamento europeo che prevede, a partire dal 2035, lo stop alla vendita di nuove auto dotate di motori a combustione interna.
La decisione non è ancora ufficiale e il documento potrebbe subire ulteriori modifiche fino al congresso del partito a Bucarest il 6-7 marzo, durante il quale sarà redatta la versione definitiva in vista delle elezioni europee.
Il divieto sulle auto endotermiche rappresenta uno dei principali pilastri del Green Deal proposto dalla Commissione von der Leyen. Tale disposizione è stata oggetto di aspre critiche da parte dei partiti più conservatori, spesso legati agli interessi delle lobby industriali. L’anno scorso, per esempio, il governo italiano e quello tedesco, si sono opposti fermamente al divieto, che prevede, di fatto, una svolta radicale nel settore automobilistico, con l’introduzione progressiva di veicoli a zero emissioni, soprattutto elettrici, entro il 2035.
“Vogliamo approfondire ulteriormente il Green Deal”, scrive il PPE nella bozza datata 14 febbraio. “Il Green Deal per noi non è una nuova ideologia come quella sostenuta dai Verdi o dai Socialisti, è il segno distintivo dell’Europa più prospera, innovativa, competitiva e sostenibile che il PPE immagina”. Il manifesto del PPE ha comunque mantenuto una dichiarazione generale che critica i divieti generalizzati su specifiche tecnologie inquinanti. “L’UE può fissare obiettivi per la riduzione delle emissioni di CO2, ma deve lasciare spazio ai soggetti privati e locali per trovare soluzioni tecnologiche adeguate,” si legge ancora nella bozza del manifesto elettorale. “Riteniamo che una politica di incentivi positivi sia molto più efficace”.