Dietrofront dell’Unione europea sulla proposta legislativa che avrebbe dato un nuovo regolamento all’uso dei pesticidi nel settore agricolo.
“I nostri agricoltori meritano di essere ascoltati – ha detto ieri la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen alla Plenaria del Pe -.So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro. Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”.
La presidente proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa, “diventata un simbolo di polarizzazione”, e intanto assicura che “una nuova proposta, più matura” sarà fatta in futuro.
Nel suo intervento si è soffermata a lungo sulle proteste degli agricoltori. “Molti di loro si sentono messi all’angolo – ha detto. Gli agricoltori sono i primi a risentire degli effetti del cambiamento climatico. Siccità e inondazioni hanno distrutto raccolti e minacciato il bestiame. Gli agricoltori risentono dell’impatto della guerra di Russia, l’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei fertilizzanti. Ciononostante, lavorano duramente ogni giorno per produrre il cibo di qualità che mangiamo. Per questo, dobbiamo loro apprezzamento, ringraziamento e rispetto”.
Ha poi aggiunto: “Abbiamo lanciato il Dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nell’UE. Abbiamo invitato i rappresentanti del settore agricolo, delle comunità rurali, dell’industria delle sementi e dei fertilizzanti, del settore alimentare, ma anche del settore finanziario, dei consumatori e del settore alimentare, dei gruppi di consumatori e ambientalisti e della scienza. Abbiamo bisogno di analizzare insieme la situazione, condividere idee e sviluppare scenari per il futuro. Dobbiamo andare oltre oltre un dibattito polarizzato e creare fiducia. La fiducia è la base fondamentale per soluzioni praticabili. La posta in gioco è alta per tutti noi. Il nostro sistema di produzione alimentare è unico”.
Accogliendo con soddisfazione la decisione europea e definendola anche una vittoria italiana, il nostro Governo affida al vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, i primi commenti.
“La decisione del presidente della Commissione europea Von Der Leyen di ritirare il regolamento sui pesticidi è una prima importante vittoria frutto della sinergia tra il Governo Meloni e il mondo agricolo produttivo, settore strategico dell’economia nazionale e carta d’identità della nostra capacità attrattiva sui mercati internazionali – ha detto Rampelli -. Il tempo dell’autoreferenzialità di Bruxelles inizia a tramontare, si difendono gli interessi nazionali evitando di regalare quote di mercato a soggetti extra europei. Un evidente cambio di passo rispetto ai governi del Pd. Primi passi verso una ripresa di centralità del nostro mondo produttivo”.
Dello stesso tenore il commento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida: “La Commissione UE recepisce le proposte dell’Italia. Bisogna limitare ulteriormente gli agrofarmaci solo quando si è in grado di proteggere le produzioni con metodi alternativi. Abbiamo contrastato, dal primo giorno, un approccio ideologico sul tema che avrebbe avuto un effetto devastante sulle produzioni e limitatissimo sull’ambiente. È evidente e logico che eliminare medicine indispensabili per le piante, lasciandole preda di insetti o fitopatie, contrae decisamente la produzione se non la cancella”.
Di segno totalmente opposto la posizione di Legambiente. “L’annuncio della presidente della Commissione Ue di voler proporre il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi – ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è incomprensibile e rappresenta un sonoro passo indietro rispetto al grande tema dell’agrogeologia e al futuro dell’agricoltura. Così facendo non si aiutano gli agricoltori, né l’ambiente e la salute dei cittadini. Si tratta dell’ennesima strumentalizzazione politica in vista delle prossime elezioni Europee. Questo regolamento, che era attualmente in discussione, avrebbe potuto rappresentare uno dei fondamenti della nuova politica agricola comune, architrave di un più ambizioso green deal europeo e uno strumento importante per raggiungere gli obiettivi della strategia Farm to fork, quali la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici e la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi più pericolosi entro il 2030. Senza contare che uno dei temi al centro della proposta di regolamento, oggi messa in discussione dalla Commissione Ue, riconosce in termini decisi il ruolo dell’agricoltura biologica nella riduzione dei pesticidi indicandola come priorità nei piani d’azione nazionali. Il nostro auspicio è che la nuova proposta di regolamento che la Commissione Ue dovrà formulare vada nella stessa direzione del regolamento appena ritirato per difendere davvero la qualità e l’eccellenza delle produzioni europee, l’ambiente e la salute degli agricoltori e dei consumatori”.
Nei giorni scorsi l’associazione ambientalista aveva continuato a difendere a spada tratta il Green Deal europeo, indicando gli interventi chiave da mettere in campo per aiutare gli operatori agricoli in grave difficoltà dal punto di vista economico e accelerare la transizione ecologia di questo settore.
“Il Green deal – aveva sottolineato Ciafani – non è il nemico, ma un alleato strategico del mondo agricolo. Gli agricoltori devono essere consapevoli che dal Green deal passa il loro futuro e non la loro fine. I veri nemici sono l’emergenza climatica, chi difende le fossili e rallenta la transizione ecologica, strumentalizzando le legittime e indiscutibili ragioni di chi opera nel settore”.
Von der Leyen ritira proposta regolamento sui #pesticidi. Per noi è una decisione incomprensibile che non aiuta gli #agricoltori né il futuro dell’agricoltura e che va a discapito dell’#ambiente e della salute dei cittadini.
— Legambiente Onlus (@Legambiente) February 6, 2024
Leggi il nostro commento qui👇https://t.co/eyTaNIZ1ln