A due settimane dall’inizio della 28esima Conferenza delle parti dello United Nations Framework Convention on Climate Change (COP28 Unfccc), una coalizione globale di oltre 100 organizzazioni ambientaliste, guidata da 350.org e Oil Change International, scrive una lettera aperta indirizzata al presidente della COP28, Sultan Al Jaber.
Nella lettera le associazioni chiedono un cambiamento radicale nella strategia globale sulle fonti fossili, sottolineando l’importanza di un’eliminazione “totale, rapida, finanziata ed equa dei combustibili fossili”.
In particolare, si ritiene necessario un cambio di rotta rispetto a quanto dichiarato da Sultan Al Jaber nel mese di novembre e di ottobre in riferimento agli obiettivi della COP28, che prioritizza soluzioni come la cattura e lo stoccaggio di CO2, considerate dalle associazioni delle semplici distrazioni e ritardi nella transizione verso energie più sostenibili.
“Il successo della COP28 sarà giudicato dal fatto che i Paesi accettino formalmente di porre fine all’espansione dei combustibili fossili e di realizzare una fase di eliminazione giusta ed equa di tutti i combustibili fossili, resa possibile dalla fornitura dei finanziamenti necessari per triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica”, dichiara Romain Ioualalen, responsabile politiche globali di Oil Change International. “Esortiamo la Presidenza della COP28 a concentrarsi sul raggiungimento di questo risultato invece di espandere il tempo e i capitali diplomatici scarsi promuovendo impegni e iniziative volontari che nella migliore delle ipotesi possono diventare distrazioni dai negoziati principali e potrebbero di fatto finire per rendere verde la scommessa dell’industria dei combustibili fossili sul fallimento climatico”.
Le richieste delle associazioni sul “pacchetto energia” sono chiare:
1. Phase Out Globale dei Combustibili Fossili
Le associazioni chiedono un accordo che sancisca una “eliminazione graduale, giusta ed equa di tutti i combustibili fossili” in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1.5°C. Questo dovrebbe includere un immediato stop all’espansione delle infrastrutture legate ai combustibili fossili e una rapida riduzione della produzione e dell’uso di tali fonti entro il decennio.
2. Aumento delle energie rinnovabili
Si richiede un impegno per triplicare la capacità di energia rinnovabile, principalmente da fonti come il vento e il solare, portandola a 11.000 gigawatt entro il 2030 rispetto al dato del 2022. Questo dovrebbe tradursi in una distribuzione annuale di 1.5 terawatt di energia rinnovabile a partire dal 2030.
3. Miglioramento dell’efficienza energetica
Le associazioni chiedono di raddoppiare i guadagni annuali nell’efficienza energetica rispetto al dato del 2022, contribuendo così a una gestione più sostenibile delle risorse energetiche.
4. Finanziamenti adeguati
Si sottolinea l’importanza di un considerevole aumento dei finanziamenti concessi dai paesi sviluppati per supportare la transizione verso un’energia rinnovabile, efficiente e giusta nei paesi in via di sviluppo.
La lettera aperta si conclude con un appello diretto al presidente designato della COP28: “Lei ha il potere e la responsabilità unici di condurre negoziati imparziali per raggiungere un risultato forte per le persone e per il pianeta. Concentriamo gli sforzi su un pacchetto energetico ambizioso e trasformativo come parte del risultato formale della COP28, riflettendo i principi di giustizia, equità e urgenza.”