Un network nazionale per dare vita a una community di aziende, istituzioni e associazioni che condivida modelli ed esperienze replicabili, al fine di rendere il percorso verso la sostenibilità smart, efficiente e competitivo. A lanciare l’iniziativa è il CUEIM, Consorzio Universitario di Economia Industriale e Manageriale che raccoglie 27 università.
L’annuncio arriva in questi giorni, a meno di un anno dalla nascita di The Good Business Academy, il progetto trasformativo, frutto della collaborazione tra il CUEIM e le imprese for good più evolute, che si propone di diffondere modelli d’impresa for good, ovvero delle “imprese votate all’impatto positivo su tutti gli stakeholder, sulla società e sull’ambiente, in una prospettiva di lungo periodo e attente alle esigenze delle generazioni future”.
“Dopo la nascita della The Good Business Academy, iniziativa che ha ricevuto il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) nel quadro del progetto ‘Cultura e Formazione per un futuro sostenibile’ – spiega Gaetano Zarlenga, Direttore del CUEIM -, abbiamo deciso di comunicare un nuovo ambizioso passo progettuale che darà vita ad un ecosistema italiano del Good Business. L’obiettivo principale è la costruzione di un network nazionale nel quale lavoreremo con un approccio a ‘quadrupla elica’ che avrà al centro l’impresa, la quale dialogherà con le istituzioni, il mondo della ricerca e la società civile. Confronti costruttivi, best practice ed esperienze saranno messi a sistema in quella che diventerà una piattaforma multiattoriale per andare nella direzione del Good Business. Una vera e propria community in grado di condividere modelli imprenditoriali e pratiche di governance che possano stimolare l’esempio e rendere il percorso verso la sostenibilità non solo fattibile ma trainante”.
Lo strumento digitale multi-attoriale renderà possibile lo scambio e il networking tra diversi soggetti, come aziende, istituzioni o associazioni operanti secondo i principi dello sviluppo sostenibile, e permetterà la condivisione e la disseminazione dei risultati, delle buone pratiche e dei materiali di progetto per lo sviluppo di nuove partnership e sinergie tra le istituzioni e le parti interessate, comprese quelle già coinvolte e i nuovi membri.
“La direzione non sarà una generica sostenibilità o la sola attenzione all’ambiente – sottolinea ancora Gaetano Zarlenga -, ma un approccio integrato che guarda a situazioni specifiche di un’azienda come la leadership, l’atteggiamento manageriale e l’approccio di un’impresa verso le singole persone e tutti gli stakeholder. Sarà un processo di trasformazione culturale vero e proprio già attivato con la The Good Business Academy e magistralmente raccontato da uno dei Co-founder, Paolo Braguzzi, nel suo libro L’impresa for Good”.