Con circa 100 milioni di clienti serviti in tutto il mondo, 39 GW di energia elettrica rinnovabile installata e il 66% della produzione di energia elettrica generata da fonti rinnovabili nel 2022, Iberdrola rappresenta uno dei maggiori player globali nel settore dell’energia elettrica sostenibile. In occasione del Richmond Energy Business Forum che si è recentemente svolto a Rimini per indagare, attraverso conferenze, workshop e incontri di new business, le spinte che stanno investendo il mondo dell’energia, abbiamo rivolto alcune domande sulle strategie italiane dell’azienda a Marco Calzavara, Head of Industrial Solutions di Iberdrola.
Iberdrola ha annunciato 17 miliardi di euro di investimenti globali per le rinnovabili nel triennio 2023-2025. Restringendo il campo all’Italia attraverso quali soluzioni si concretizza la proposta di Iberdola per il mondo corporate?
«In Italia, attraverso Iberdrola Clienti Italia, la nostra offerta si articola in un’ampia gamma di prodotti e servizi per i clienti business che si concentra sull’autoconsumo, sulla mobilità elettrica e sull’efficientamento energetico.
Tra le soluzioni di autoconsumo solar ci sono gli impianti EPC (Engineering Procurement Construction), progetti fotovoltaici “chiavi in mano” con investimento diretto del cliente, che rappresentano la soluzione ideale per chi vuole risparmiare producendo la propria energia da fonti rinnovabili massimizzandone l’autoconsumo, e i PPA (Power Purchase Agreement), contratti di fornitura di energia rinnovabile attraverso i quali i clienti possono beneficiare di un prezzo fisso e garantito, a condizioni vantaggiose rispetto al mercato.
In caso di PPA “on-site”, Iberdrola sostiene interamente il costo dell’investimento e della manutenzione dell’impianto, che verrà costruito presso gli stabilimenti dei clienti.
Una modalità che ha molti vantaggi per le aziende, in primis quella di non richiedere alcun investimento, in quanto sarà Iberdrola a sostenere interamente il costo dell’investimento e della manutenzione dell’impianto senza alcun onere aggiuntivo per il cliente finale, permettendogli di continuare a investire le risorse aziendali nel core business della propria attività. Inoltre, grazie alla possibilità di acquistare l’energia rinnovabile ad un prezzo garantito per un determinato periodo di tempo, il cliente è consapevole del budget necessario per soddisfare il proprio fabbisogno energetico fin dal primo momento. Infatti, dal punto di vista del venditore, i PPA on-site sono utili a costruire un Business Plan economicamente sostenibile, in quanto i ricavi generati dal contratto sono prestabiliti lungo un determinato orizzonte temporale. Per lo stesso motivo, dal punto di vista dell’acquirente, i PPA on-site sono utili a stabilizzare i propri costi energetici, a ridurre l’impatto ambientale e a diversificare le fonte di energia, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e rendendo più agevole una pianificazione di medio-lungo termine».
Per quanto riguarda mobilità elettrica ed efficientamento energetico, invece?
«Sul fronte della mobilità sostenibile per le aziende, oltre ad un’ampia gamma di soluzioni di punti di ricarica che possono coprire tutte le esigenze dei clienti, l’offerta Iberdrola include una serie di servizi complementari che vanno da I+Connect, la piattaforma web che permette di monitorare i punti di ricarica, visionare lo storico delle ricariche e includere assistenza tecnica da remoto, Connect&Support che in aggiunta al servizio I+Connect include anche l’assistenza tecnica in loco e una manutenzione ordinaria l’anno e un servizio di Ricarica Pubblica, grazie alla partnership con E-mobitaly, che permette ai clienti Ibedrola di aprire al pubblico i propri punti di ricarica offrendo una soluzione completa e funzionale.
Invece, per supportare le aziende nel miglioramento della loro efficienza energetica – ambito in cui gli investimenti, secondo dati del Politecnico di Milano, nel 2022 sono aumentati del 14%, arrivando a superare i 2 miliardi di euro – Iberdrola è pronta a lanciare un set di servizi di “diagnosi energetica” e soluzioni di monitoraggio volte all’individuazione di inefficienze e all’identificazione delle migliori soluzioni per ridurre i consumi energetici».
Quanta attenzione nei confronti dell’energia pulita state registrando nelle aziende italiane? In concreto, e con il vostro supporto, come le aziende possono collaborare al processo di decarbonizzazione?
«Iberdrola, prima utility in Europa per capitalizzazione con circa 70 mld, oggi opera in 40 Paesi, fornisce energia a circa 100 milioni di persone nel mondo e prosegue la propria espansione. Oltre 170 anni di storia che hanno visto un’accelerazione a inizio millennio grazie alla visione di Ignacio Galan, tuttora Presidente del Gruppo, che prima di molti altri ha intuito come l’incremento della domanda energetica e la crescente importanza dell’energia green richiedessero un nuovo paradigma, basato sull’unione tra decarbonizzazione e digitalizzazione.
Il processo di decarbonizzazione, infatti, passa soprattutto dalle aziende, che hanno la responsabilità di accelerare la transizione verso un mondo sempre più sostenibile. Un dovere che hanno il compito di assolvere anche facendo squadra e costruendo virtuose collaborazioni, per supportare il passaggio al mondo, verde, di domani. Noi, come descritto sopra, forniamo diverse soluzioni per affrontare, insieme, le sfide del presente. La consapevolezza riguardo a questi temi, anche in Italia, sta aumentando, ma c’è ancora strada da fare».
Quali sono in sintesi i vantaggi del fotovoltaico in questo momento e quali i motivi che ancora frenano una più ampia e capillare diffusione dei pannelli solari in Italia?
«I vantaggi sono davvero numerosi e in parte li abbiamo già spiegati: innanzitutto la produzione di energia pulita e il risparmio economico. Il terzo grande vantaggio da sottolineare è quello dell’indipendenza energetica: un impianto fotovoltaico contribuisce a rendere un’azienda meno dipendente da fattori esterni, elemento che determina maggiore stabilità e una maggior possibilità di programmazione dello sviluppo del core business aziendale.
A frenare una più ampia e capillare diffusione degli impianti solari permangono talvolta resistenze culturali e la scarsa conoscenza dei benefici di soluzioni innovative ed efficaci offerte dal mercato».
Il conflitto in Ucraina ha inevitabilmente messo in evidenza la nostra dipendenza dal gas russo e da paesi politicamente poco stabili. Che impatto ha avuto la situazione di crisi generata dalla guerra sull’attività di un’azienda come Iberdrola e sui progetti di decarbonizzazione?
«Negli ultimi anni, abbiamo sperimentato un quadro davvero senza precedenti. Covid, guerra in Ucraina e adesso la recrudescenza del conflitto israelo-palestinese. Eventi che producono conseguenze nel mercato dell’energia, in particolare per quanto riguarda i combustibili fossili, mettendo in luce in maniera evidente l’eccessiva dipendenza dell’Europa dalle forniture di gas provenienti da Paesi instabili o che possono rivelarsi tali.
Fortunatamente una società come Iberdrola non è particolarmente esposta a questi fenomeni in quanto la scelta di decarbonizzare è avvenuta con grande anticipo sui tempi. Nelle tragedie che si sono succedute tutti hanno avuto sempre più consapevolezza di come la sicurezza energetica sia un tema fondamentale. Di conseguenza si sono moltiplicati gli sforzi per diversificare le fonti di approvvigionamento, e abbiamo ridotto rapidamente la dipendenza dalle importazioni di gas.
Per quanto si possa essere attrezzati alla gestione del rischio, la situazione del 2022 è stata così imprevedibile e straordinaria che anche noi, lato Iberdrola Clienti Italia, abbiamo dovuto riorganizzare, in tempi rapidissimi, la strategia di business ripensando alle modalità di approvvigionamento per salvaguardare i nostri clienti e, allo stesso tempo, ridefinire il focus delle attività aziendali. Dalla crisi è nata dunque l’opportunità di accelerare la transizione green. Anche perché, nel frattempo, un altro epocale fenomeno ha continuato a minacciarci sempre più da vicino: il cambiamento climatico. Ormai da tempo l’incremento della domanda energetica e la contemporanea crescente importanza dell’energia green hanno difatti imposto un nuovo paradigma, e le aziende hanno acquisito sempre più consapevolezza che il processo di decarbonizzazione dipende in maniera decisiva dalle loro scelte. Un processo che hanno il compito di accelerare facendo squadra e costruendo virtuose collaborazioni, per costruire, insieme, il mondo verde di domani».