Un nuovo canale “Open Learning” che sfrutta le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per costruire percorsi formativi tailor made – compatibile con le più innovative tecnologie come metaverso e realtà virtuale – e una ricerca targata Digit’Ed – il principale player di formazione professionale in Italia – sulle nuove tendenze nel mondo del lavoro, realizzata sempre utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Sono le due principali novità al centro della prima edizione di Digit’Ed Fast Forward, evento rivolto a top manager, responsabili RU, responsabili formazione e professionisti del settore education che si è svolto lo scorso 25 ottobre a Milano.
Sul palco, per analizzare e commentare i trend e lo scenario del mercato educational, si sono avvicendati CEO di grandi aziende come Emma Marcegaglia (Marcegaglia Holding), Luigi Ferraris (Ferrovie dello Stato), Fabrizio Palermo (Acea) e Paolo Benanti, Professore presso Pontificia Università Gregoriana e membro del Comitato scientifico Digit’Ed. Hanno partecipato ad un dibattito moderato dalla giornalista Sarah Varetto, intitolato “Capitale Umano: risorsa strategica e nuova frontiera della competitività”, durante il quale sono intervenuti anche i vertici societari Digit’Ed come Gianandrea De Bernardis, Chairman, Valerio Momoni, Chief Corporate Development, e Mario Vitale, Chief Commercial Officer, oltre che importanti esponenti del mondo della formazione fra cui Niccolò Bossi, COO 24ORE Business School.
Appare sempre più evidente che aziende e professionisti hanno una crescente necessità di formazione di qualità, indispensabile per valorizzare il capitale umano e porlo al centro delle future strategie aziendali. In questo processo l’Intelligenza artificiale può giocare un ruolo cruciale per il futuro dell’apprendimento.
Grazie ad una ricerca di Digit’Ed, realizzata proprio utilizzando l’Intelligenza Artificiale, sono stati analizzati più di 30mila profili professionali e 650mila job post dal 2017 a oggi. È stato così possibile esaminare le informazioni sotto diversi aspetti, arricchite e normalizzate da modelli di machine learning e integrate con altre fonti con dati sorprendenti sul mercato del lavoro in Italia.
Nel solo 2022 sono stati 2,2 milioni i lavoratori che si sono dimessi (+13.8% rispetto al 2021, è aumentata del 41% la percentuale di coloro che nel primo biennio di impiego hanno cambiato azienda (rispetto al pre covid) specialmente nel settore bancario (+81%), delle utilities (+71%) e del retail (+35%). Grandi cambiamenti che iniziano ad interessare non solo professionisti con lunga esperienza alle spalle, ma dal post pandemia anche i profili junior che sono molto più propensi al dinamismo ed al cambiamento precoce. È raddoppiata la percentuale, infatti, di neo assunti con poca esperienza (o alla prima esperienza) che cambiano impiego entro 2 anni dall’assunzione.
Si tratta di un mercato in forte evoluzione ed è per questo che la formazione giocherà un ruolo centrale. Sempre dall’indagine, emerge che nel 2022 è cresciuto di oltre il 50% il numero di professionisti che hanno seguito almeno un corso di formazione. Nel complesso si registra uno tsnunami che coinvolge in particolar modo i giovani: rispetto al periodo pre-Covid i profili junior cambiano lavoro con una frequenza due volte superiore, tanto che l’83% dei giovani professionisti lascia la propria mansione anche prima dei due anni. Le aziende, inoltre, faticano ad assumere profili di questo tipo: nonostante il 47% delle offerte si rivolga a junior, ne viene assunto solo il 10%. Le assunzioni finiscono quindi col privilegiare figure più senior, già con competenze. Inoltre l’82% dei dipendenti ritiene importante la riqualificazione ed il miglioramento delle proprie competenze ma una persona su due si ritiene insoddisfatta, perché priva di un’adeguata offerta formativa.
Nel corso dell’evento Digit’Ed ha anche lanciato la piattaforma “Open Learning”, illustrata alla platea da Antonino Ciacio, Head of Technology di Digit’Ed. Grazie a un utilizzo massivo dell’Intelligenza Artificiale, il nuovo canale di formazione permetterà a ogni dipendente di costruire piani formativi personalizzati, dialogare con una chatbot per la richiesta di informazioni, osservare i propri progressi e socializzare all’interno delle proprie community. Nata con l’ambizione di superare le attuali soluzioni disegnate per le risorse umane, Open Learning punta a trasformare l’apprendimento un’esperienza coinvolgente, anche attraverso una fruizione semplice ed immediata. Inoltre, la piattaforma è stata progettata per integrare anche altri cataloghi di corsi, oltre a quelli in dotazione: le aziende che la adotteranno saranno in grado di erogare e soprattutto rendicontare anche corsi esterni, da semplici video presenti su YouTube, a prodotti più complessi sviluppati in realtà virtuale o per il metaverso.
“In un mondo del lavoro che cerca ogni anno il 2% circa del personale impiegato come nuove risorse da inserire, ma dovrà riqualificare e riconventire il 45% delle risorse attuali, gli strumenti che consentono la crescita, l’evoluzione e la valorizzazione del capitale umano diventano sempre di più elementi strategici fondamentali per le aziende – dichiara Gianandrea De Bernardis, Chairman Digit’Ed -. Digit’Ed, il più grande polo dedicato alla formazione in Italia, è il partner delle grandi aziende per la creazione di percorsi di crescita delle risorse, investendo in metodologie innovative e combinando diversi metodi pedagogici e multi formato. Con uno sguardo sempre rivolto alle persone utilizzando non solo contenuti di qualità ma la miglior metodologia di fruizione. Siamo convinti che solo attraverso la valorizzazione delle persone si possano vincere le sfide future e siamo pronti ad accompagnare grandi aziende e organizzazioni in questo percorso”.