Grazie all’ampia presenza di impianti sul nostro territorio, ben 716 distribuiti tra il Nord e il Sud del Paese, e a una significativa crescita delle esportazioni, con un aumento del 10% rispetto al 2021 e addirittura del 99,9% rispetto al 2022, l’Italia continua a mantenere un tasso di riciclo sopra la media europea e gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2025.
Nel dettaglio, il tasso complessivo di riciclo della carta è salito dal 72,8% al 75,7% nel 2022, registrando un incremento del 2,9%. Allo stesso tempo, il tasso di riciclo degli imballaggi si attesta all’81,20%, superando ampiamente la media europea.
Nonostante le sfide presentate dal contesto economico internazionale, con un calo dei fatturati delle imprese del settore superiore al 13% nel 2023 rispetto al 2022, il nostro continua a essere uno dei Paesi più virtuosi in Europa nel settore del riciclo della carta. La conferma arriva dal Rapporto annuale presentato ieri a Roma da Unirima, l’Unione nazionale delle imprese di riciclo della carta.
“Le imprese sono costrette a districarsi tra una burocrazia crescente, norme spesso contraddittorie o non chiare, il mancato rispetto dei principi di concorrenza e la necessità di innovarsi per essere più competitive e far fronte alle sfide sempre più complesse dei mercati – ha commentato Giuliano Tarallo, Presidente di Unirima -. Grazie al coraggio di molti imprenditori, anche quest’anno il settore ha saputo reagire alle crisi di sistema. Adesso però ci aspettiamo delle risposte dalla politica e dal governo. Abbiamo fiducia che su questi temi, e sulle grandi sfide del Paese come l’economia circolare, sarà fatto di tutto per mantenere un livello alto di competitività del comparto industriale italiano della carta da macero”.