Cosa ne è stato del disegno di legge proposto a luglio dal governo Meloni che vieta la commercializzazione, la produzione e l’importazione di alimenti sintetici?
Stando alle anticipazioni de Il Foglio, il 9 ottobre il ministero guidato da Francesco Lollobrigida avrebbe inviato al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) la revoca della notifica “per un approfondimento delle tematiche oggetto del ddl, alla luce della discussione parlamentare in corso e delle modifiche che il testo potrebbe subire”.
Come da pronostico, infatti, il disegno di legge deve fare i conti con il procedimento di notifica Tris dell’Unione Europea. La procedura mira a prevenire l’insorgenza di ostacoli nel mercato interno prima che si concretizzino e prevede che gli Stati membri notificano i loro progetti legislativi concernenti i prodotti e i servizi della società dell’informazione alla Commissione, che poi li analizza alla luce del diritto dell’Unione europea.
Le norme comunitarie prevalgono su quelle nazionali e il divieto di distribuire carne coltivata in Italia non può essere imposto se l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) approva la sicurezza della carne coltivata. Inoltre, secondo quanto riportato ancora da Il Foglio, la proposta di legge sarebbe anche in conflitto con le regole europee sulla concorrenza.
Tuttavia, la revoca del ddl è stata notificata al Ministero delle Imprese e del Made in Italy in modo molto discreto, quasi in segreto, se si considera che il 14 ottobre sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è stato pubblicato un comunicato stampa che annuncia ancora una volta l’imminente divieto del cibo sintetico.
Il comunicato riporta l’intervento del ministro Lollobrigida al villaggio Coldiretti al Circo Massimo, dove ha dichiarato: “Il Parlamento italiano al più presto vieterà definitivamente, nella nostra Nazione, la produzione, la commercializzazione e l’importazione del cibo sintetico. Grazie ai Presidenti delle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera, Luca De Carlo e Mirco Carloni, che hanno accelerato i lavori, siamo arrivati alla calendarizzazione nell’Aula di Montecitorio per l’ultimo passaggio”. E poi continua: “l’agroalimentare italiano si sta affermando nel mondo e il Governo Meloni cercherà di dare un impulso sempre maggiore a questo nevralgico comparto, per aprire porte e mercati ai nostri prodotti, proteggendo ciò che davvero è italiano, in nome e in difesa di chi lo produce”.
Anche due giorni fa il ministro Lollobrigida, a margine della pubblicazione del rapporto Ismea, ha smentito la revoca del ddl sui cibi sintetici. “È falso che ritirerei il ddl sulla carne sintetica”, ha risposto il ministro interrogato sull’iter del ddl. “Si continua esattamente e linearmente con quanto abbiamo normato, la notifica al Parlamento Ue la posticipiamo come già avvenuto in passato per altri provvedimenti analoghi. Riteniamo che avvenga molto celermente cioè entro il mese di novembre”.