Il Committee to Protect Journalists (CPJ), organizzazione indipendente e non a scopo di lucro con sede a New York, sta indagando sul numero di giornalisti uccisi, feriti, detenuti o dispersi dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas, compresi quelli colpiti quando le ostilità si sono estese nel vicino Libano.
Il bilancio dal 7 al 16 ottobre è di almeno 15 giornalisti uccisi, che figurano tra le oltre oltre 4.000 vittime su entrambi i fronti dall’inizio della guerra; 8 giornalisti feriti e 3 dispersi o imprigionati. Dei 15 uccisi, 11 erano palestinesi, tre israeliani e uno libanese.
“I giornalisti di tutta la regione stanno facendo grandi sacrifici per coprire questo conflitto straziante. Tutte le parti devono adottare misure per garantire la loro sicurezza”, ha affermato Sherif Mansour, coordinatore del programma Medio Oriente e Nord Africa del CPJ.
Di seguito riportiamo l’elenco stilato da CPJ con i nomi e i dettagli di tutti i giornalisti uccisi.
Salam Mema, giornalista freelance e capo del Comitato delle Giornaliste presso l’Assemblea dei Media Palestinesi. È stata uccisa in un attacco aereo israeliano presso la sua abitazione a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.
Husam Mubarak, giornalista per Al Aqsa Radio, affiliata a Hamas. È stato ucciso in un attacco aereo israeliano nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.
Issam Abdallah, videoreporter, che lavorava a Beirut per l’agenzia di stampa Reuters, ucciso durante un attacco di artiglieria proveniente dall’Israele vicino al confine libanese. Abdallah e un gruppo di altri giornalisti stavano coprendo i bombardamenti tra le forze israeliane e il gruppo militante di Hezbollah del Libano.
Ahmed Shehab, gornalista per Sowt Al-Asra Radio (Radio Voice of the Prisoners), ucciso, insieme alla sua famiglia, in un attacco aereo israeliano alla sua abitazione a Jabalia, nella parte settentrionale della Striscia di Gaza.
Mohamed Fayez Abu Matar, fotografo freelance, ucciso durante un attacco aereo israeliano nella città di Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza.
Saeed al-Taweel, caporedattore del sito web Al-Khamsa News, ucciso quando i bombardieri israeliani hanno colpito un’area con diversi media nella zona di Rimal, nella parte occidentale della Striscia di Gaza.
Mohammed Sobh, fotografo dell’agenzia di stampa “Khabar”, ucciso nello stesso attacco a Rimal, secondo quanto riportato dalle notizie. Nello stesso bombardamento è morto anche il suo collega Hisham Alnwajha.
Assaad Shamlakh, giornalista freelance, ucciso insieme a nove membri della sua famiglia, in un attacco aereo israeliano alla loro abitazione a Sheikh Ijlin, un quartiere nella parte meridionale della Striscia di Gaza.
Shai Regev, redattore per TMI, la sezione di cronaca rosa e notizie di intrattenimento del quotidiano in lingua ebraica Ma’ariv, ucciso durante un attacco di Hamas su Israele.
Ayelet Arnin, redattrice di 22 anni presso la Israel Broadcasting Corporation Kan, uccisa durante un attacco di Hamas nella parte meridionale di Israele.
Yaniv Zohar, fotografo israeliano che lavorava per il quotidiano in lingua ebraica Israel Hayom, ucciso durante un attacco di Hamas al Kibbutz Nahal Oz, nel sud di Israele, insieme a sua moglie e alle loro due figlie.
Mohammad Al-Salhi, fotoreporter che lavorava per l’agenzia di stampa Fourth Authority, ucciso a colpi di arma da fuoco vicino a un campo profughi palestinese nella parte centrale della Striscia di Gaza. Mohammad Jarghoun, giornalista per Smart Media. Jarghoun è stato colpito mentre stava segnalando sul conflitto in una zona a est della città di Rafah, nella parte meridionale della Striscia di Gaza. Ibrahim Mohammad Lafi, fotografo per Ain Media. È stato colpito e ucciso mentre si trovava presso il valico di Erez, nel nord della Striscia di Gaza.