Negli ultimi tempi il cosiddetto “stressometro” registra una sensibile crescita dello stato di esaurimento e logorio nel nostro Paese. Si stima che attualmente il 30% degli italiani stia sperimentando livelli di stress superiori alla soglia critica, un dato mai registrato dalla rilevazione di aprile 2022. Secondo il sociologo Livio Gigliuto, presidente esecutivo dell’Istituto Piepoli, specializzato in ricerche di opinione pubblica e di marketing, il principale fattore scatenante dello stress in Italia è la situazione economica, che è in parte correlata all’incremento dei prezzi.
Gigliuto evidenzia come in Italia si stia sviluppando una consapevolezza sempre maggiore riguardo alla figura dello psicologo o psicoterapeuta, professionisti a cui oggi ricorre un italiano su tre. Questa tendenza è particolarmente marcata tra i giovani e le donne. Tra coloro che non hanno mai richiesto supporto psicologico, circa il 20% ha riconosciuto di averne sentito il bisogno, soprattutto tra i giovani, ma spesso ha rinunciato a causa di limitazioni economiche.
Inoltre, Gigliuto ha sottolineato che nella maggioranza dei casi (due su tre) le prestazioni psicologiche sono state erogate da strutture private, una scelta spesso dettata dalla mancanza di risorse pubbliche disponibili.