Secondo le stime dell’European Severe Weather Database sarebbero almeno un centinaio gli eventi estremi – tra bufere di vento, nubifragi e grandinate portati dal ciclone Poppea negli ultimi quattro giorni – che si sono abbattuti sull’Italia provocando la caduta di alberi e diversi danni nelle città. La situazione è aggravata dalla presenza di circa 50.000 alberi ancora pericolanti nelle nostre città.
L’analisi condotta dalla Coldiretti in occasione dell’allerta meteo in sette regioni ha evidenziato come il cambiamento climatico stia impattando negativamente sulla gestione del verde pubblico urbano. La caduta degli alberi a causa del vento – denuncia la Coldiretti – è spesso il risultato di scelte errate riguardo alle specie da piantare in base al clima, al terreno o alla posizione. Inoltre, si rilevano errori nelle dimensioni degli alberi e nel rispetto delle distanze necessarie per un corretto sviluppo delle radici. La mancanza di manutenzione adeguata, comprese potature eseguite senza la dovuta professionalità – prosegue la Coldiretti -, aggrava ulteriormente la situazione. La tropicalizzazione del clima ha inoltre favorito la diffusione di parassiti provenienti dall’estero, che hanno conseguenze disastrose sul verde pubblico e sulla stabilità degli alberi.
La Coldiretti sottolinea la necessità di affrontare il problema degli alberi pericolanti e della gestione del verde pubblico con un approccio professionale. Ciò implica l’impiego di figure qualificate per la manutenzione, tra cui il ruolo degli agricoltori può essere rivisto e valorizzato, come previsto dalla legge di orientamento che consente ai Comuni di affidare la manutenzione agli imprenditori agricoli. Questo approccio mira a evitare una gestione improvvisata che mette a rischio la sicurezza dei cittadini. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolinea l’importanza di coinvolgere le 27.000 aziende florovivaistiche italiane che, con i loro 100.000 addetti, operano su tutto il territorio nazionale. Queste aziende possono contribuire a una gestione più responsabile e professionale del verde pubblico, garantendo al contempo la sicurezza delle persone.