Mai come in quest’epoca le iniziative imprenditoriali stanno “imparando” a evolversi e a proporsi in modo dichiaratamente sostenibile, come se si trasformassero in macro-organismi dotati della consapevolezza che “abbiamo il Pianeta in prestito dalle generazioni successive”.
La Green e la Blue Economy esprimono e fanno proprie queste filosofie, caratterizzate dalle motivazioni profonde del Terzo Millennio. Peraltro, la differenza tra Green e Blue Economy è che la prima si pone l’obiettivo di limitare, compensare e circoscrivere la quantità di emissioni di gas climalteranti sull’ambiente, mentre la seconda punta a eliminarle del tutto.
I principi ispiratori della decarbonizzazione, racchiusi nel protocollo di Kyoto avviato a partire dal 1997, hanno da subito introdotto il concetto che, in tutto il mondo, i soggetti “inquinatori” (così definiti in quanto diffusori in atmosfera di gas climalteranti” debbano acquistare dai soggetti “decarbonizzatori” (cioè chi assorbe, mette in stoccaggio e/o eviti di emettere gas climalteranti attraverso le proprie buone pratiche) la quantità di anidride carbonica equivalente assorbita, o non emessa, necessaria e sufficiente a compensare l’inquinamento carbonico prodotto. Questo scenario è stato abilmente interpretato e implementato dall’imprenditore cuneese Bruno Alesso, dinamico progettista e realizzatore di un modello di ospitalità per eco-turismo unico e lungimirante: attraverso la trasformazione e la valorizzazione di un sedime rurale di circa 16 ettari. Bruno Alesso ha saputo tradurre a Savigliano (CN), presso il podere “La Sirenetta” in frazione Solerette, il paradigma del “passare dal know-how allo show–how”, cioè il passaggio dal sapere come si fa, al realizzare come si fa.
Alesso, infatti, ha realizzato un sistema eco-turistico integrato e multifunzionale, che ha sviluppato e specializzato nel tempo, in quasi 30 anni di continua evoluzione, concettuale e realizzativa.
Per razionalizzare la presentazione di questa complessa e avveniristica realtà, abbiamo interpellato direttamente Bruno Alesso e il professore Alessandro Arioli, agronomo e ambientologo, tra i professionisti che con una consulenza qualificata, supportano l’imprenditore nella gestione di quello che oggi è il complesso de “La Sirenetta Resort & More Experience”.
“L’anno di fondazione ed avvio del progetto risale al 1994”, afferma Alesso, “quando il sedime rurale con la realizzazione ex novo del lago, vocato all’allevamento ittico e al ripopolamento per la biodiversità dei volatili selvatici, prende l’avvio degli scavi, ma è nel 1996 che arriva l’inaugurazione delle attività di pesca e di acquacultura, stesso anno nel quale è stata realizzata la messa a dimora delle piante. Successivamente, nel 2020 è stato inaugurato il Green Village (composto da 10 cottages interamente in materiali riciclabili, della superficie di 32 mq cadauno con terrazzo e giardino privato), mentre a settembre 2022 si è ultimato il Blue Village (con 3 cottages galleggianti su specchio lacustre, della superficie di 28 mq l’uno, con terrazza solarium) ed oggi, a giugno 2023, la superficie del lago è di circa 35.000 mq, con profondità media di 10 metri. Il lago, peraltro, è adagiato all’interno dell’area verde circostante, strutturata a parco circumlacuale anch’essa di 35.000mq di superficie con aree outdoor e ricreative”.
Spiega Alessandro Arioli: “Dal punto di vista della premialità per la sostenibilità ambientale, abbiamo diverse attività a green & blue label, come ad esempio, la lotta biologica alle zanzare, senza utilizzo di antiparassitari, attraverso l’utilizzo di pesci Gambusia inseriti nel lago, i quali si nutrono di larve di zanzara; la fitodepurazione attraverso cozze di acqua dolce, introdotte appositamente con filtrazione da 20 a 30 litri d’acqua all’ora per ogni esemplare della specie di taglia più piccola, mentre quelle di dimensione più elevata filtrano fino a 50 litri d’acqua all’ora per ogni individuo. Peraltro, su tutta la superficie del sedime rurale, nel tempo, Bruno Alesso ha provveduto alla messa a dimora di piante d’alto fusto, locali e ornamentali. In totale, si tratta di circa 300 alberi di alto fusto che dimorano in tutta la proprietà, oltre a 295 tipologie di arbusti distribuiti per avere macchie di colori nelle 4 stagioni. Nondimeno, nel 2022 si è realizzato anche un impianto di piante aromatiche dotato di micro irrigazione a goccia e pacciamatura, della superficie di 5.000 mq, piantumato con 1.800 piante di lavanda e 600 piante di elicriso da essenza ed inoltre, nel 2023, sono state introdotte arnie per il ripopolamento di api, fruibili anche per attività didattica”.
Vale la pena sottolineare anche che, per quanto riguarda la struttura di accoglienza, degli eco-turisti – che si configura come Glamping, ossia, Glamour Camping -, il sedime è stato attrezzato nel tempo arricchendo la superficie fondiaria con una collezione di monoliti che hanno una funzione catalizzatrice per lo spirito, la meditazione e l’elevazione, così come la realizzazione degli edifici rurali ha seguito logiche e progettazione di bio-edilizia , con utilizzo di materiali naturali completamente riciclabili per la realizzazione dei cottages e di uno dei due ristoranti all’interno del resort, uno con 200 posti a sedere, ideale per i ricevimenti e il secondo, un bistrot piemontese, con 60 posti a sedere. Di conseguenza, la fruibilità è ottimale per banchetti, ritrovi aziendali, ricevimenti, matrimoni per la componente di ristorazione, mentre l’accoglienza per il pernottamento arriva a 65 ospiti. Le attività ludico-sportive e di relax ambientale comprendono la pesca (anche sportiva), canoa, canottaggio e pedalò; padel (con tre campi), golf (con campo pratica di 38.000 mq); senza dimenticare che i due eco-villaggi sono collegati ai centri storici del saviglianese del saluzzese, delle Langhe, di Cuneo ed agli ecosistemi delle vallate prospicienti, ricchissime di retaggi storici, culturali e di richiamo ambientale (e a tal proposito, sono disponibili i giri in carrozza delle campagne saviglianesi), ma sono anche a 5 km dall’aeroporto di Levaldigi, così come a Torino .
Infine, l’ultima novità inaugurata lo scorso 2 maggio, la Frozen Green Spa, l’area di Bien-Etre che rappresenta un salto di qualità nell’ambito del benessere. Il concept creato da Bruno Alesso, si declina infatti attraverso la formula costituita da un’area all’aperto, gestita da operatori specializzati del well-being in senso ampio, sia psico-biologico, che spirituale.
“Alla Frozen Green SPA”, spiega Alesso, “si accede attraverso un percorso su acciottolato da piedi scalzi, ad effetto kneip terapeutico. L’area di 2000 metri quadri, totalmente all’aperto all’interno di una superficie di prato naturale sfalciato, è composta da una sauna a 90° panoramica, una biosauna a sale marino a 60° panoramica a forma di botte con vetrate, aree ad effetto calidarium e frigidarium, 3 tinozze finlandesi alimentate con acqua riscaldata in situ con legna da ardere (funzionamento a 37/40° C di temperatura dell’acqua), area di relax a bordo di un braciere. A fianco delle saune è poi presente la straordinaria Cupola geodetica a copertura trasparente, di mt 8.50 di diametro, ospitante le degustazioni di prodotti naturali a base di frutta, verdura e tisane, con area relax fruibile 365 giorni all’anno con la vista degli splendidi tramonti del sole dietro al Monviso, in primo piano. L’area è poi completata da ulteriori 400 mq di prato naturale, sfalciato per relax con amache e sdraio, e con l’adiacente piscina attrezzata. Da notare che tra pavimentazioni da esterni alcune superfici installate alla Frozen Green SPA sono specificamente prodotte e posizionate in situ dall’azienda Senini srl di Montichiari (Bs), leader europea di bio ed eco-edilizia, a base di materie prime di origine naturale come la canapa e i componenti minerali a km zero-. Codetste pavimentazioni presentano l’innovativa funzione di disinfezione dell’aria atmosferica (grazie all’additivazione delle mattonelle con biossido di titanio) e di fluorescenza notturna, con illuminazione ambientale nottetempo, ‘energy free’”.
Alla luce di quanto illustrato, è chiaro dunque che si tratta di un’oasi eco-sostenibile piuttosto unica tanto in Piemonte quanto in Italia in generale. E non a caso, “La Sirenetta Resort & More Experience” incontra la sostenibilità a 360° per la componente delle attrezzature utilizzate e l’energia al 100% italiana e proveniente da fonti rinnovabili.
“In definitiva”, conclude Alesso, “visitare ‘La Sirenetta Resort & More Experience’, significa vivere l’esperienza della filosofia SISU, il concetto unico, magico e potente di origini finlandesi che ci spinge ad affrontare le sfide della vita e a superarle con felicità e coraggio”.