Nasce con l’obiettivo di accelerare la trasformazione del modello produttivo del settore moda in Italia in chiave circolare, ripensando l’intera catena del valore, a partire dalle materie prime e dal design dei prodotti fino all’ottimizzazione dei processi produttivi e logistici, secondo principi di economia circolare. È il Circular Hub che Gucci, con il supporto di Kering, si avvia a lanciare in Italia.
In sintonia con la transizione ecologica al centro del PNRR e della strategia di economia circolare alla base della regolamentazione europea per raggiungere i target di riduzione delle emissioni al 2030, il progetto prevede la creazione di una piattaforma di open innovation per ideare e realizzare prodotti e soluzioni circolari. L’intento è – nelle parole dei fautori del progetto – quello di creare il prodotto del lusso circolare del futuro, un prodotto che massimizza l’utilizzo di materiali riciclati, la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti a fine vita.
L’hub sarà collocato all’interno del territorio toscano e dialogherà con le strutture del Gruppo Kering, a partire dai siti produttivi e la rete dei fornitori di materiali e prodotto finito di Gucci in Italia – un ecosistema di oltre 700 fornitori diretti e 3500 subfornitori. Le attività dell’hub saranno quindi estese agli altri brand del Gruppo Kering per poi diventare uno strumento a disposizione dell’intero settore.
“L’industria della moda ha oggi la responsabilità di stimolare azioni concrete e trovare soluzioni in grado di accelerare il cambiamento, ripensando anche alle modalità produttive e all’impiego delle risorse. La creazione del Circular Hub è un importante traguardo e nasce proprio per perseguire quest’obiettivo. È motivo di orgoglio per me che l’hub nasca in Italia, sede di alcuni dei più importanti e rinomati poli produttivi e del know-how del Gruppo”, ha commentato Marie-Claire Daveau, Chief Sustainability and Institutional Affairs Officer di Kering. “La collaborazione con Gucci ha dato vita al nuovo Circular Hub e ciò è testimonianza non solo di una forte comunità
di obiettivi all’interno del Gruppo ma anche di un esempio ambizioso che, nella logica dell’open source, vuole essere un invito aperto ad altre realtà ad unirsi in questo percorso”.
“La circolarità ci offre una visione che coinvolge l’intero ciclo produttivo: è una grande sfida per rendere ancora più forte e competitivo il Made in Italy” ha affermato Antonella Centra, Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & Sustainability di Gucci. “Oggi con Circular Hub abbiamo la responsabilità e soprattutto l’opportunità di creare la strada per l’industria del lusso del futuro. Condividendo i medesimi obiettivi e mettendo a fattore comune risorse, know-how e sinergie, la piattaforma rappresenta uno strumento concreto per abilitare l’intera catena di fornitura e specialmente le piccole e medie imprese, cuore pulsante del nostro Paese, rendendole parte attiva del percorso di innovazione costante che rende unico il saper fare italiano nel mondo”.
La prima fase dei lavori prenderà il via nel primo semestre 2023 e si avvarrà delle competenze dei ricercatori del Kering Material Innovation Lab (MIL) di Milano e del supporto di tecnici e ricercatori di prodotto per abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori dei centri d’avanguardia di artigianato industriale e sperimentazione di Gucci di Scandicci e di Novara. Per lo sviluppo delle attività progettuali, la piattaforma prevederà inoltre il supporto di partner industriali e la collaborazione scientifica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che opererà nel perimetro di intervento delle linee di ricerca industriale e di sviluppo di soluzioni circolari, anche relativamente ai modelli operativi e logistici.
Si prevede che il nuovo Circular Hub possa determinare una ricaduta positiva sull’intero sistema moda su diversi fronti: promuovendo la ricerca condivisa di materiali circolari e l’innovazione sugli impianti industriali dei distretti locali in ottica di open innovation; sviluppando nuovi canali di approvvigionamento locali e di consolidamento della filiera; creando un posizionamento distintivo all’interno dell’ecosistema dell’innovazione e dell’economia circolare nel favorire lo sviluppo del primo “Made in Italy circolare”; minimizzando gli impatti ambientali e sociali delle filiere produttive coinvolte grazie alle economie di scala e di scopo.
Gucci e Kering prevedono che il progetto possa inoltre migliorare le performance di impatto ambientale del Gruppo Kering, di Gucci e della sua filiera e dei territori in cui esse operano. Permetterà di consumare meno risorse, ridurre le emissioni di gas serra, creare occupazione di qualità e contribuire al benessere del territorio.
Il Circular Hub anticipa i nuovi modelli produttivi che saranno vincolanti in Europa nei prossimi anni e che istituiranno la responsabilità estesa del produttore, obbligando le aziende a farsi carico del fine vita del prodotto e dei materiali di scarto.